vivhenn's review against another edition
5.0
è uno dei libri più belli che ho letto quest’anno, sono veramente senza parole.
kairosdreaming's review against another edition
2.0
It was hard not to be drawn by the cover of this book, with its pretty plumeria and butterfly and general splash of colors. The inside was to be intrigue, a historical fiction where you try to uncover the past with the main character.
Diana heads to her aunt when she learns that she is ill. When she arrives, her aunt is in worse shape than she though, and sets her on a mystery that means exploring the old manor house and helpful hints prompted by the butler. The goal is to discover what happened with a past ancestor of hers, and it leads her on a far away adventure where she hopes to discover the truth.
All of the characters were fine. While I didn't understand their motivations at some times, at least they seemed nice enough and helped move the story along. Since the story bounced back and forth between past and present we didn't really get to get attached to any one person before switching again.
The plot is what bothered me about this book. It was pretty predictable, and a lot of the times contrived. And then there was just extra detail or events that didn't add anything to the book (like Diana's relationship with her husband); she could have just as easily been single for the impact that detail made. Or the butler and his input into the journey or mystery she was trying to solve; I couldn't find the reason for it to be so secretive. I realize these were all to make the plot more exciting or interesting, but it just fell flat for me.
Not a book for me; while it had a nice setting and I got to learn a few tiny facts about tea, it just wasn't something that held my interest.
Review by M. Reynard 2021
Diana heads to her aunt when she learns that she is ill. When she arrives, her aunt is in worse shape than she though, and sets her on a mystery that means exploring the old manor house and helpful hints prompted by the butler. The goal is to discover what happened with a past ancestor of hers, and it leads her on a far away adventure where she hopes to discover the truth.
All of the characters were fine. While I didn't understand their motivations at some times, at least they seemed nice enough and helped move the story along. Since the story bounced back and forth between past and present we didn't really get to get attached to any one person before switching again.
The plot is what bothered me about this book. It was pretty predictable, and a lot of the times contrived. And then there was just extra detail or events that didn't add anything to the book (like Diana's relationship with her husband); she could have just as easily been single for the impact that detail made. Or the butler and his input into the journey or mystery she was trying to solve; I couldn't find the reason for it to be so secretive. I realize these were all to make the plot more exciting or interesting, but it just fell flat for me.
Not a book for me; while it had a nice setting and I got to learn a few tiny facts about tea, it just wasn't something that held my interest.
Review by M. Reynard 2021
sofbooks__'s review against another edition
4.0
Sono rimasta piacevolmente sorpresa da questo libro, devo dire che dalla trama non mi aspettavo mi prendesse così tanto. La voglia di scoprire il mistero aumenta sempre di più fino alla fine, quando tutti i pezzi del puzzle si mettono assieme. Quest’anno però non voglio dare 5 stelle così facilmente come magari l’anno scorso quindi si guadagna 4 stelle ma belle piene. La soluzione del mistero in se alla fine era prevedibile da circa metà libro ma è stato interessante vedere come i personaggi hanno scoperto la verità. Nel complesso sono soddisfatta pienamente da questo libro e ve lo consiglio caldamente.
caraghwhitehead's review against another edition
4.0
A lovely story set mainly in Sri Lanka. I did guess where the story was going but it an enjoyable read about a country that I don't know much about.
paurw's review against another edition
4.0
Me gustó bastante, los paisajes y lugares estaban muy bien retratados, a lo largo del libro te transportas a esos paisajes.
La historia muy buena aunque un poco predecible a veces, eso sí.
Lo mejor de todo, leer los capítulos ambientados en 1887 y con las descripciones de Sri Lanka y el cultivo del té, mucho mejor que la historia de Diana.
La historia muy buena aunque un poco predecible a veces, eso sí.
Lo mejor de todo, leer los capítulos ambientados en 1887 y con las descripciones de Sri Lanka y el cultivo del té, mucho mejor que la historia de Diana.
aziz_reads's review against another edition
4.0
I won an electronic version of this book in a goodreads giveaway.
Going back and forth in time can be confusing, and it can be too easy to give too much away too quickly. Corina did a pretty good job of avoiding both of these pitfalls. This is a great book for people who like mysteries, historical fiction, and romances.
Going back and forth in time can be confusing, and it can be too easy to give too much away too quickly. Corina did a pretty good job of avoiding both of these pitfalls. This is a great book for people who like mysteries, historical fiction, and romances.
blackjessamine's review against another edition
2.0
Un romanzetto senza alcuna pretesa, del tutto dimenticabile. I protagonisti sono piatti, senza forza, con una psicologia solo vagamente abbozzata; i dialoghi ingessati e decisamente poco realistici.
La zia Emmely, in punto di morte, decide di affidare alla pronipote Diana il compito di svelare un fantomatico segreto di famiglia, lasciandole svariaiti indizi che porteranno la giovane avvocatessa berlinese in un assurdo viaggio in Sri Lanka, a caccia del segreto di Pulcinella (sì, perché per svelarlo non si incontra alcuna difficoltà, non c'è nessun equivoco, il mondo intero sembra essersi predisposto in modo tale che ogni risposta si presenti in maniera quasi spontanea a Diana). Oltretutto, pur non essendo io esattamente quel che si dice un segugio, avevo intuito quel che sarebbe stato il segreto più o meno a pagina venti. Insomma, la costruzione delle vicende lascia un po' a desiderare. Il romanzo è ambientato su due livelli temporali, alternando fasi ambientate nel 2008 a momenti del lontano 1887: e questo, di per sé, non mi disturberebbe, se non fosse che così si annienta quel poco di curiosità che resta riguardo al famoso segreto. Non si scopre la vicenda pian piano, con l'avanzare delle ricerche di Diana, perché le descrizioni del passato arrivano sempre prima. Insomma, la Bomann è proprio furba.
L'ambientazione, poi, sarebbe anche potuta essere interesste (epoca vittoriana, Sri Lanka, piantagioni di tè...), peccato che tutto sia terribilmente approssimativo. Dello Sri Lanka sappiamo solo che ci sono pappagalli, tamil e frangipane (citati in maniera quasi ossessiva, come se la Bomann volesse essere certa che il lettore si accorgesse che ha studiato il Paese che va a descrivere... sì, ha studiato, ma non è andata oltre la pagina di Wikipedia). Del tè si parla solo di varietà Ceylon e dei quattro raccolti, non si accenna a null'altro; l'aggettivo "vittoriano" è usato per descrivere qualsiasi cosa: tutto, qui, è "tipicamente vittoriano", perché fa tanto romanzo storico. Peccato che nessuno si sia preso la briga di spiegare a Corina che, piuttosto che definire tutto come "tipicamente vittoriano", sarebbe più serio e interessante descrivere ciò di cui si sta parlando, in modo da far capire che diamine voglia dire "tipicamente vittoriano".
Il tocco di classe finale la storia d'amore, assolutamente non necessaria, forzatissima, banale e piena di clichè.
Insomma, è bello anche concedersi letture che siano puramente d'intrattenimento, ma qui siamo ad un livello proprio scarsino.
La zia Emmely, in punto di morte, decide di affidare alla pronipote Diana il compito di svelare un fantomatico segreto di famiglia, lasciandole svariaiti indizi che porteranno la giovane avvocatessa berlinese in un assurdo viaggio in Sri Lanka, a caccia del segreto di Pulcinella (sì, perché per svelarlo non si incontra alcuna difficoltà, non c'è nessun equivoco, il mondo intero sembra essersi predisposto in modo tale che ogni risposta si presenti in maniera quasi spontanea a Diana). Oltretutto, pur non essendo io esattamente quel che si dice un segugio, avevo intuito quel che sarebbe stato il segreto più o meno a pagina venti. Insomma, la costruzione delle vicende lascia un po' a desiderare. Il romanzo è ambientato su due livelli temporali, alternando fasi ambientate nel 2008 a momenti del lontano 1887: e questo, di per sé, non mi disturberebbe, se non fosse che così si annienta quel poco di curiosità che resta riguardo al famoso segreto. Non si scopre la vicenda pian piano, con l'avanzare delle ricerche di Diana, perché le descrizioni del passato arrivano sempre prima. Insomma, la Bomann è proprio furba.
L'ambientazione, poi, sarebbe anche potuta essere interesste (epoca vittoriana, Sri Lanka, piantagioni di tè...), peccato che tutto sia terribilmente approssimativo. Dello Sri Lanka sappiamo solo che ci sono pappagalli, tamil e frangipane (citati in maniera quasi ossessiva, come se la Bomann volesse essere certa che il lettore si accorgesse che ha studiato il Paese che va a descrivere... sì, ha studiato, ma non è andata oltre la pagina di Wikipedia). Del tè si parla solo di varietà Ceylon e dei quattro raccolti, non si accenna a null'altro; l'aggettivo "vittoriano" è usato per descrivere qualsiasi cosa: tutto, qui, è "tipicamente vittoriano", perché fa tanto romanzo storico. Peccato che nessuno si sia preso la briga di spiegare a Corina che, piuttosto che definire tutto come "tipicamente vittoriano", sarebbe più serio e interessante descrivere ciò di cui si sta parlando, in modo da far capire che diamine voglia dire "tipicamente vittoriano".
Il tocco di classe finale la storia d'amore, assolutamente non necessaria, forzatissima, banale e piena di clichè.
Insomma, è bello anche concedersi letture che siano puramente d'intrattenimento, ma qui siamo ad un livello proprio scarsino.
monerl's review against another edition
4.0
Ich fühlte mich gut unterhalten, auch wenn die Geheimnisauflösung etwas zu konstruiert ist. Zudem habe ich einiges über das alte Ceylon, heutiges Sri Lanka und den Teeanbau erfahren.
onlymel's review against another edition
5.0
Je dois vous avouer que je n'ai pas hésité une seule seconde avant d'acheter ce livre ! Que ce soit sa couverture, son résumé ou son autrice, tout me hurlait que je devais le lire. J'avais déjà lu, de la même autrice, le livre "Le Jardin au Clair de Lune". Je l'avais dévoré l'été dernier et j'avais tout de suite cherché un autre de ses livres. Je suis alors tombée sur "L’île aux papillons" que j'ai achetée de suite. Cependant, j'ai mis un peu de temps avant de le lire n'étant plus vraiment dans le mood de ce type de lectures. Il traînait donc dans ma PAL depuis presque 6 mois quand je l'ai ajouté à ma PAL d'Avril.
Dans ce roman, nous découvrons l'histoire de Diane, une jeune avocate berlinoise. Un jour, elle reçoit un appel lui annonçant que sa grande-tante, Emmely, qui l'a en partie élevée en Angleterre, est à l’hôpital et que ses jours son comptés. Elle se rend donc sur-le-champ à Londres. Quand elle visite Emmely, cette dernière lui fait promettre de tout mettre en oeuvre pour percer leur secret de famille, un secret qui a façonné la vie de 5 générations de femmes de la famille Tremayne. Quand elle meurt, Diane se lance à corps perdu dans cette chasse aux trésors, dans cette chasse à son histoire, qui va la mener jusqu'à l'île de Ceylan.
Cette histoire parle de plusieurs générations de femmes et d'un secret qui façonne leur vie depuis plus de 150 ans. Elle parle d'une quête identitaire, celle de Diane, qui à travers cette recherche dans son passé va pouvoir résoudre les aléas de sa vie et lui faire tourner la page. Elle parle aussi d'un passé colonialiste complexe, sanglant et injuste. Elle nous parle d'amours interdits ou non, mais toujours extrêmement poétiques. Enfin, c'est avant tout une histoire de femmes, de trois générations de femmes, qui mènent leur vie comme elles le décide, de femmes de pouvoir et d'une famille qui est dirigée par une lignée matriarcale avant tout.
Autant dire que j'ai été plus que séduite par cette histoire. Elle m'a chamboulée, retournée et faite pleurer. Ce n'est pas un coup de cœur, tout simplement, car quelques imperfections scénaristiques s'y sont glissées et m'ont dérangées, comme des passages, à mon goût, trop drastiques entre les différentes temporalités. Mais le fond de l'histoire, son message et son achèvement m'ont brisé le cœur dans le bon sens du terme et j'en suis sortie toute vide, comme en manque des personnages auxquels on s'attache tellement et a travers lesquels on vit par procuration le temps d'une lecture. C'est l'un des nombreux talents de Corina Bomann, plonger totalement son lecteur dans son histoire.
Je conseil cette lecture de tout cœur ! <3
Dans ce roman, nous découvrons l'histoire de Diane, une jeune avocate berlinoise. Un jour, elle reçoit un appel lui annonçant que sa grande-tante, Emmely, qui l'a en partie élevée en Angleterre, est à l’hôpital et que ses jours son comptés. Elle se rend donc sur-le-champ à Londres. Quand elle visite Emmely, cette dernière lui fait promettre de tout mettre en oeuvre pour percer leur secret de famille, un secret qui a façonné la vie de 5 générations de femmes de la famille Tremayne. Quand elle meurt, Diane se lance à corps perdu dans cette chasse aux trésors, dans cette chasse à son histoire, qui va la mener jusqu'à l'île de Ceylan.
Cette histoire parle de plusieurs générations de femmes et d'un secret qui façonne leur vie depuis plus de 150 ans. Elle parle d'une quête identitaire, celle de Diane, qui à travers cette recherche dans son passé va pouvoir résoudre les aléas de sa vie et lui faire tourner la page. Elle parle aussi d'un passé colonialiste complexe, sanglant et injuste. Elle nous parle d'amours interdits ou non, mais toujours extrêmement poétiques. Enfin, c'est avant tout une histoire de femmes, de trois générations de femmes, qui mènent leur vie comme elles le décide, de femmes de pouvoir et d'une famille qui est dirigée par une lignée matriarcale avant tout.
Autant dire que j'ai été plus que séduite par cette histoire. Elle m'a chamboulée, retournée et faite pleurer. Ce n'est pas un coup de cœur, tout simplement, car quelques imperfections scénaristiques s'y sont glissées et m'ont dérangées, comme des passages, à mon goût, trop drastiques entre les différentes temporalités. Mais le fond de l'histoire, son message et son achèvement m'ont brisé le cœur dans le bon sens du terme et j'en suis sortie toute vide, comme en manque des personnages auxquels on s'attache tellement et a travers lesquels on vit par procuration le temps d'une lecture. C'est l'un des nombreux talents de Corina Bomann, plonger totalement son lecteur dans son histoire.
Je conseil cette lecture de tout cœur ! <3
sheilagfrutos's review against another edition
5.0
es una historia bella, llena de emocion misterio y un pasado realmente conmovedor. esta novela lo tiene todo. me ha encantado. es una maravilla.