annemariewellswriter's review against another edition
4.0
I enjoyed this book. A good reminder that none of us are neither hero nor villain, but rather hero and villain at the same time. I liked the internal struggle with everyone trying to justify their villainy. We all do that, don't we? We act like an asshole and try to justify it so we can live with ourselves instead of just owning up to it and admitting when we are not our best selves, when we hurt people either by accident or intentionally. It was interesting to see how some characters went so far out of their way to excuse themselves from their wrongdoings, or from the wrongdoings they wanted to commit.
Captivating, beautifully written - of course, it's paulo coelho.
Captivating, beautifully written - of course, it's paulo coelho.
mayankshah's review against another edition
dark
reflective
tense
fast-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? Yes
4.25
lindaunconventionalbookworms's review against another edition
3.0
This book just did not make a lot of sense to me, although the writing was beautiful as always!
lizardkidd's review against another edition
4.0
The Devil And Miss Prym is a novel about the choices between good and evil, and what a person may do with the option to help the collective for the price of the ultimate sin.
The old widow of the region, Viscos - a small, tight knit community, consisting of little money, little prosperity, and a place where everyone knows everyone’s business.
Berta watches as a stranger enters the village and feels a malign presence along side him.
The stranger offers an opportunity to one of the last younger inhabitants, Chantel, which will secure her own and the villages future, and enable her to leave behind this place, like all of her friends have done. But the cost is grave, sacrilegious, and brutal.
The old widow of the region, Viscos - a small, tight knit community, consisting of little money, little prosperity, and a place where everyone knows everyone’s business.
Berta watches as a stranger enters the village and feels a malign presence along side him.
The stranger offers an opportunity to one of the last younger inhabitants, Chantel, which will secure her own and the villages future, and enable her to leave behind this place, like all of her friends have done. But the cost is grave, sacrilegious, and brutal.
polpofemo's review
1.0
Coelho si conferma per me un pessimo autore.
La scrittura è piatta, non ci sono spunti di riflessione perché tutto è spiegato a bella posta, confezionato già digerito.
L'idea di base è carina, sebbbene non originale una brutta copia (dichiarata) de "La visita della vecchia signora" e, in parte di "Melmoth l'errante".
Sapevo già, da precedenti letture, che l'autore non fa al caso mio, tuttavia la trama mi incuriosiva e l'intervento soprannaturale del diavolo è un elemento mi spinge a leggere le storie (mio punto debole: forse sono stata segnata da Bulgakov).
Ad ogni modo, i pensieri spiattellati dall'autore non superano il livello del tema del liceale che scrive ciò che sa essere ben accetto dall'insegnante, senza spingersi troppo oltre, non esploriamo nessun terreno nuovo, non scopriamo nulla a cui non avessimo già pensato o sentito miliardi di volte.
Si presenta come un favola con elementi tradizionali (il paesino, la vecchia considerata suonata che è in grado di "vedere"oltre, la ragazza bella et intrepida, l'arrivo dello straniero che sconvolge l'equilibrio del luogo) e questo non è necessariamente un male, speravo di ritrovare quel tipo di atmosfera, ma il tutto è estremamente insulso, moraleggiante (anche se l'autore finge di non esserlo) e banale; svolte della storia prevedibili, personaggi non molto più profondi di una pozzanghera e "spiegoni" di ciò che essi provano o che sta accadendo nel villaggio.
Infine il simbolismo del villaggio come microcosmo dei tipi umani non funziona se si ripete contnuamente "Viscos era come tutti gli altri posti..." e simili e se si seguono veramente solo due personaggi (ma nemmeno).
Obiezione:"chi ti ha detto che Viscos dovesse rappresentare questo?"
Risposta: Bè, se me lo prendi come compione esempio per dimostrare o meno che l'essere umano è fondamentalmente cattivo...etc...etc...
Pieno di frasi fatte e massime semplicistiche del genere "Ci sono due tipi di persone al mondo..."
Genere di storia che comunque, per quanto mal scritta un po' mi attrae e mi fa passare un pomeriggio ed è sempre meglio dell'insopportabile "L'alchimista".
Sempre peggio verso la fine per la banalità e le massime religiose più o meno trite e ritrite. Imbarazzante la questione degli angeli e diavolo custodi, a mio modesto parere.
Il finale è patetico e disgustoso sotto tanti punti di vista che non mi va nemmeno di soffermarmici.
1/10
La scrittura è piatta, non ci sono spunti di riflessione perché tutto è spiegato a bella posta, confezionato già digerito.
L'idea di base è carina, sebbbene non originale una brutta copia (dichiarata) de "La visita della vecchia signora" e, in parte di "Melmoth l'errante".
Sapevo già, da precedenti letture, che l'autore non fa al caso mio, tuttavia la trama mi incuriosiva e l'intervento soprannaturale del diavolo è un elemento mi spinge a leggere le storie (mio punto debole: forse sono stata segnata da Bulgakov).
Ad ogni modo, i pensieri spiattellati dall'autore non superano il livello del tema del liceale che scrive ciò che sa essere ben accetto dall'insegnante, senza spingersi troppo oltre, non esploriamo nessun terreno nuovo, non scopriamo nulla a cui non avessimo già pensato o sentito miliardi di volte.
Si presenta come un favola con elementi tradizionali (il paesino, la vecchia considerata suonata che è in grado di "vedere"oltre, la ragazza bella et intrepida, l'arrivo dello straniero che sconvolge l'equilibrio del luogo) e questo non è necessariamente un male, speravo di ritrovare quel tipo di atmosfera, ma il tutto è estremamente insulso, moraleggiante (anche se l'autore finge di non esserlo) e banale; svolte della storia prevedibili, personaggi non molto più profondi di una pozzanghera e "spiegoni" di ciò che essi provano o che sta accadendo nel villaggio.
Infine il simbolismo del villaggio come microcosmo dei tipi umani non funziona se si ripete contnuamente "Viscos era come tutti gli altri posti..." e simili e se si seguono veramente solo due personaggi (ma nemmeno).
Obiezione:"chi ti ha detto che Viscos dovesse rappresentare questo?"
Risposta: Bè, se me lo prendi come compione esempio per dimostrare o meno che l'essere umano è fondamentalmente cattivo...etc...etc...
Pieno di frasi fatte e massime semplicistiche del genere "Ci sono due tipi di persone al mondo..."
Genere di storia che comunque, per quanto mal scritta un po' mi attrae e mi fa passare un pomeriggio ed è sempre meglio dell'insopportabile "L'alchimista".
Sempre peggio verso la fine per la banalità e le massime religiose più o meno trite e ritrite. Imbarazzante la questione degli angeli e diavolo custodi, a mio modesto parere.
Il finale è patetico e disgustoso sotto tanti punti di vista che non mi va nemmeno di soffermarmici.
1/10
hana83's review against another edition
5.0
In this book Paulo Coelho explores the theme of good versus evil. The tempting question, "How much would you be willing to do for a whole lot of money?" is explored.
willowbiblio's review against another edition
5.0
This examination of human motivation and choices between good and evil was well executed. I enjoy Coelho’s style of anecdotal exposition.
rwidiani's review against another edition
3.0
Lesson learned: how human can be blinded by material and power...