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miafv's review against another edition
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4.25
allimoose37's review against another edition
challenging
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booksrachelreads's review against another edition
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medium-paced
5.0
kahhteee's review against another edition
5.0
What an outstanding, innovative medium to capture these people and their lives
aidareads's review against another edition
i didn't connect very well with the drawing style and the visual composition between text and image (it was often hard to read, because the text sometimes overcrowded the page) and i also felt like i would have liked the original edition better than the spanish translation :(
Graphic: Genocide and Torture
siljaaax's review against another edition
i try to be all educated about politics and what i get in return is boredom
kat1a_5's review against another edition
4.0
[Lord Balfour, 1917] Il sionismo, buono o cattivo che sia, giusto o ingiusto, è radicato in una tradizione secolare, nei bisogni presenti, nelle speranze future, che sono di portata molto più ampia dei desideri e dei pregiudizi dei 700.000 arabi che risiedono attualmente in quelle terre antiche. (...) Non abbiamo la minima intenzione di verificare i desideri degli attuali abitanti del paese.
(deciso! La storia è andata da una parte, e i profughi dall'altra)
Come spiega Sacco, è iniziato tutto da qui, poco più di un secolo fa. Un territorio, due popolazioni. Una decisione (scellerata). Una catena di soprusi, sopraffazioni, ingerenze, ingiustizie. Guerra. Campi profughi, intifada, ulivi tagliati, braccia spezzate (quelle che abbiamo visto anche in Italia nei tg degli anni '80-'90).
L'autore racconta tutto questo, raccogliendo testimonianze dirette (soprattutto di palestinesi, ma anche, nell'ultimo capitolo, di qualche ebreo a Tel Aviv, oltre che di operatori dell'UNRWA) in un viaggio in Israele e Palestina nel 1991. È un resoconto duro e realistico che fa montare un senso di frustrazione, impotenza, rabbia in chi legge, soprattutto alla luce degli avvenimenti degli ultimi mesi.
"Sì, sì, vogliamo tutti la pace, qualunque cosa essa sia, ma pace può significare molte cose diverse, e non viene descritta allo stesso modo da tutti quelli che la auspicano."
Per GdL VEZ
(deciso! La storia è andata da una parte, e i profughi dall'altra)
Come spiega Sacco, è iniziato tutto da qui, poco più di un secolo fa. Un territorio, due popolazioni. Una decisione (scellerata). Una catena di soprusi, sopraffazioni, ingerenze, ingiustizie. Guerra. Campi profughi, intifada, ulivi tagliati, braccia spezzate (quelle che abbiamo visto anche in Italia nei tg degli anni '80-'90).
L'autore racconta tutto questo, raccogliendo testimonianze dirette (soprattutto di palestinesi, ma anche, nell'ultimo capitolo, di qualche ebreo a Tel Aviv, oltre che di operatori dell'UNRWA) in un viaggio in Israele e Palestina nel 1991. È un resoconto duro e realistico che fa montare un senso di frustrazione, impotenza, rabbia in chi legge, soprattutto alla luce degli avvenimenti degli ultimi mesi.
"Sì, sì, vogliamo tutti la pace, qualunque cosa essa sia, ma pace può significare molte cose diverse, e non viene descritta allo stesso modo da tutti quelli che la auspicano."
Per GdL VEZ