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brava's review
dark
emotional
sad
fast-paced
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? N/A
3.0
catsteaandbookreviews's review
challenging
emotional
sad
fast-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? It's complicated
- Flaws of characters a main focus? It's complicated
5.0
pigrazia's review
5.0
Che libro doloroso, ma allo stesso tempo poetico. Non ricordavo di aver mai pianto per un libro.
chiaramasciari's review
5.0
“Molto più tardi Pierre scriveva:
«Sei la mia dolce terra in riva all’oceano errante».
E il mio oceano era lui.
Scriveva:
«Sei la mia terra piena di sole».
E il mio albero era lui.”
«Sei la mia dolce terra in riva all’oceano errante».
E il mio oceano era lui.
Scriveva:
«Sei la mia terra piena di sole».
E il mio albero era lui.”
lalettricesolitaria's review
5.0
Non appena ho visto comparire questo libro nel mio feed, ho capito che sarebbe stato uno di quei libri che si devono leggere a tutti i costi. Non so perchè lo sapessi, non avevo quasi nemmeno dato molto peso alla sinossi. Puro istinto. Succede a volte di avere una forte empatia inspiegabile per un titolo, del resto.
Il mio istinto non ha fallito, a questo giro.
Libro breve, anzi brevissimo. Prosa asciutta, frasi cortissime, molte di queste ripetute e ricche di assonanze. Sembra quasi di leggere una lunga poesia crepuscolare. Ma a fronte di una prosa così sobria e semplice, un dramma incredibile, la storia del grande amore di Marie per sua madre Génie, la matta del villaggio che poi, a ben vedere, matta in fondo non è...
Avendolo letto su Kindle e avendo ignorato il contapagine, mi sono trovata in un battibaleno a leggere le ultime pagine, pensando di non aver mai letto un libro simile, nè per come è scritto nè per tipologia di storia. Si apre la lettura con mistero e attrazione, lo si chiude con le lacrime. E' uno di quei libri che mi fanno al contempo sperare di leggere più storie scritte a questo modo e poi invece di non leggere mai più per non dover sopportare un simile magone, una simile tristezza, smossa probabilmente da un tema che mi è caro e che se è caro anche voi - nel bene e nel male - non vi lascerà indifferenti.
Il mio istinto non ha fallito, a questo giro.
Libro breve, anzi brevissimo. Prosa asciutta, frasi cortissime, molte di queste ripetute e ricche di assonanze. Sembra quasi di leggere una lunga poesia crepuscolare. Ma a fronte di una prosa così sobria e semplice, un dramma incredibile, la storia del grande amore di Marie per sua madre Génie, la matta del villaggio che poi, a ben vedere, matta in fondo non è...
Avendolo letto su Kindle e avendo ignorato il contapagine, mi sono trovata in un battibaleno a leggere le ultime pagine, pensando di non aver mai letto un libro simile, nè per come è scritto nè per tipologia di storia. Si apre la lettura con mistero e attrazione, lo si chiude con le lacrime. E' uno di quei libri che mi fanno al contempo sperare di leggere più storie scritte a questo modo e poi invece di non leggere mai più per non dover sopportare un simile magone, una simile tristezza, smossa probabilmente da un tema che mi è caro e che se è caro anche voi - nel bene e nel male - non vi lascerà indifferenti.
martinasoffritti's review
adventurous
challenging
emotional
mysterious
sad
fast-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? Yes
3.75
momo969's review
5.0
Un dolore senza voce, una disperazione rassegnata. L’universo di Génie e Marie, costellato da una natura-rifugio selvaggia e inaccessibile agli uomini, si contrappone a un consorzio umano in cui l’unico incontro con l’altro sembra possibile solo attraverso la violenza e la sopraffazione o nel migliore dei casi, tramite una non meno violenta indifferenza. Così il silenzio di Génie, la sistematica incomunicabilità, diventano l’unica strada percorribile. Solo nelle isole azzurre narrate da Pierre - luogo interiore verso cui tendere più che luogo fisico - ci si può salvare.Il qui e ora è arido, l’emotività desertificata. Da leggere piangendo lacrime amare e adorando la prosa delicata e essenziale di Cagnati.