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Velika vatra by Bjanka Garufi, Cesare Pavese, Čezāre Paveze

blackjessamine's review against another edition

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4.0

Ho trovato questo testo piuttosto interessante, nonostante il suo essere incompiuto gli impedisca di approfondire e sviluppare al meglio i temi che sfiora appena.
Non conoscevo Bianca Garufi, ma mi è piaciuto molto vederla interagire in questo romanzo a quattro mani, in questo romanzo che è un continuo rimbalzare dai pensieri di Giovanni a quelli di Silvia, da un'umanità all'altra, senza che mai nulla si riesca a sfiorare.
I personaggi si disvelano piano, in un continuo gioco di rimandi e interpretazioni, di bugie e di occhi ostinatamente chiusi: infatti, questo romanzo è un romanzo fatto soprattutto di grandi solitudini. Accanto a una millantata storia d'amore, Silvia e Giovanni faticano anche solo a conoscersi, ad allungare davvero una mano verso l'altro per sfiorarsi: si mentono, si feriscono, forse si usano, ma in fondo ognuno è troppo chiuso negli orizzonti della propria individualità per pensare davvero di comunicare e raggiungere l'altro.
Nel complesso, ho trovato il romanzo sì interessante, ma anche molto poco equilibrato (probabilmente, se il romanzo avesse avuto modo di giungere alla sua fine naturale, le cose avrebbero potuto essere diverse): mentre di Sivia scopriamo tanto, conosciuamo la sua terribile storia e possiamo comprendere le motivazioni dei suoi gesti, Giovanni mi è parsa solo una figura sullo sfondo, uno specchio utile solo a dare una diversa prospettiva su Silvia. Mi è molto dispiaciuto non poter conoscere meglio Giovanni: qualcosa, pochissimo, si inizia a intuire nei capitoli finali, nelle sue riflessioni tanto care a Pavese sui retaggi delle origini nella vita di un uomo che lascia la campagna, ma sono riflessioni che, per forza di cose, restano solamente accennate. Mi è sembrato, di nuovo, che Silvia riuscisse a incarnare meglio queste riflessioni: non perché vengano poste da lei esplicitamente, ma perché tutta la sua vicenda le incarna, le dimostra, mi verrebbe da dire, dando loro una concretezza tutta diversa, reale, dolorosissima.
Insomma, è una lettura che mi ha molto interessata, e che mi ha lasciato con un po' di amaro in bocca perché, purtroppo, le sue potenzialità si sono esaurite troppo in fretta.

choebbi's review against another edition

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dark emotional reflective slow-paced

4.0

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