Reviews

Sin nombre, by Wilkie Collins

pila's review against another edition

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3.0

Pubblicato a puntate sulla rivista All the year round dell'amico Dickens, Senza nome risente dell'essere un romanzo figlio della sua epoca, il Feuilleton è un genere che generalmente apprezzo ma capita che il suo dilungarsi in ripetizione e accadimenti faccia sì che a pagarne le spese sia proprio il romanzo, ed è questo il caso.
La scelta di leggere proprio questo romanzo rispetto ad altri dell'autore è dovuta soprattutto ad una trama che mi ha intrigata da subito, la storia infatti si concentra sulla condizione dei figli illegittimi nell'Inghilterra dell'Ottocento e la presenza di una protagonista che va controcorrente e sceglie di non arrendersi ma addirittura di ideare un piano per ottenere ciò che fino alla morte dei genitori le apparteneva ha fatto pendere l'ago della bilancia verso questa scelta, purtroppo però proprio questa protagonista "d'eccezione" non mi ha particolarmente coinvolto. Può anche essere che Magdalen sia apparsa ribelle agli occhi vittoriani ma personalmente l'ho trovata non all'altezza del suo compito, o meglio dire, completamente oscurata dalla presenza del capitano Wragge, vero genio della truffa e vero ideatore di un piano che sembra essere sempre in continua evoluzione; dicevo oscurata perchè sono essenzialmente due le personalità che spiccano sulle altre, il già sopracitato capitano e la furba Mrs. Lecount, sono loro che gestiscono la vita dei loro "protetti" e sono loro ad incontrarsi e darsi battaglia, l'uno giocando d'astuzia e approfittando spesso delle debolezze altrui, l'altra usando la propria capacità d'influenza e la propria intelligenza.
Ma se da una parte ho percepito Magdalen leggermente sottotono, devo dire che la caratterizzazione dei personaggi non viene mai a mancare, ad accezione della pacata ed evanescente sorella Nora, che sparisce dalla seconda parte, e la fedele Miss Garth, anche lei poco presente, tutto il circondario è rappresentato in maniera eccellente: come dimenticare la cara Mrs. Wragge, fedele moglie del capitano, dotata di poco intelletto ma dalla spiccata ingenuità e dolcezza, e la vittima, il meschino Mr. Noel Vanstone, sempre troppo debole per fare qualsiasi cosa, sempre dipendente da qualcuno, così sciocco da non accorgersi di essere rigirato da entrambe le fazioni ma solo guardingo quando si tratta di denaro. Questi sono i personaggi principali attorno ai quali gira la storia ma c'è un'ultima figura di cui voglio parlare, il misterioso Capitano Kirke, che sembra essere stato buttato lì ad un certo punto della storia, attraverso un brevissimo incontro di sguardi con la protagonista dal quale uscirà folgorato dalla sua bellezza e di conseguenza magicamente innamorato, per riapparire nel finale e giocare il ruolo di salvatore, personalmente trovo questa scelta del tutto discutibile e non l'ho apprezzata minimamente, concludere il romanzo in maniera così repentina e banale mi ha fatto storcere il naso.
Se, come detto, il finale dà la sensazione di essere affrettato, così non è per l'intero romanzo: purtroppo Collins si è dilungato davvero troppo, capisco le esigenze del genere, ma le continue avventure e disavventure del trio non fanno che stancare il lettore, appena succede qualcosa che potrebbe portare una svolta, l'autore inglese mischia nuovamente le carte e ribalta la situazione, questo meccanismo si ripete in continuazione. Purtroppo il romanzo risente di queste lungaggini e delle continue situazioni rocambolesche, inserite una dopo l'altra senza una pausa, e il risultato finale non può che essere l'impressione di averlo tirato troppo.
Ammetto di aver apprezzato molto l'idea di partenza e la prima parte, la storia della famiglia di Magdalen e di Nora mi è piaciuta e la curiosità circa la "vendetta" era tanta, purtroppo però lo sviluppo della storia, assieme ad un finale alquanto dubbioso, non mi ha convinta; direi che questa volta sono emersi più i difetti che i pregi di un feuilleton e niente a che vedere con il coinvolgimento che mi ha scaturito La donna in bianco.

carmenna's review against another edition

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3.0

Inghilterra, XIX secolo. Alle sorelle Norah e Magdalen sembra non mancare nulla: giovinezza, bellezza, spensieratezza, due genitori amorevoli ed un ingente patrimonio. Un'improvvisa tragedia, però, porta con sé delle conseguenze inaspettate, e la vita delle ragazze cambia radicalmente.
Mentre Norah affronta con rassegnazione gli eventi e tenta di ricostruirsi una nuova esistenza, la più giovane Magdalen vede risvegliarsi in lei uno spirito guerriero e un coraggio che la sosterranno nella sua lunga battaglia per riappropriarsi di ciò che le è stato tolto...

Anni fa il riemergere dei romanzi di Wilkie Collins nel panorama letterario italiano mi aveva incuriosito molto, ma già La legge e la signora, letto dopo La donna in bianco, non mi aveva granché entusiasmato.
Senza nome presenta un inizio promettente, che ci fa scoprire che l'autore aveva talento anche nel raccontare scene di armoniosa quotidianità familiare, che mi hanno ricordato un po' i romanzi di Jane Austen.
Tuttavia, proprio quando la storia è entrata nel vivo, e quindi avrebbe dovuto farsi interessante, ho invece cominciato ad apprezzarla meno.
Innanzitutto il focus è quasi completamente su Magdalen, mentre mi sarebbe piaciuto molto curiosare anche nella vita di Norah, relegata invece a personaggio marginalissimo, menzionata di tanto in tanto e recuperata nel finale. Inoltre, la storia paga molto il fatto di essere stata concepita come un racconto da pubblicare a puntate su una rivista: spesso ho avuto l'impressione che i capitoli si trascinassero senza che nulla davvero accadesse, o che gli eventi fossero diluiti per fare in modo che i lettori aspettassero il prossimo episodio. Anche la battaglia di astuzie tra Mr Wragge e Mrs Lecount, veri antagonisti per buona parte del racconto, ad un certo punto annoia per il suo protrarsi che appare infinito. L'inserimento del sonnambulismo e di una "malattia di nervi", tanto cara ai romanzi vittoriani, non ha di certo migliorato le cose.
La prima mi è parsa un facile espediente affinché Magdalen fosse aiutata nella sua ricerca; la seconda, un pretesto affinché la protagonista potesse divenire la fanciulla da salvare.
Purtroppo è stato anche prevedibile cosa sarebbe successo con Noel Vanstone e con il capitano Kirke.

L'elemento più brillante del romanzo sono di sicuro i personaggi, ben caratterizzati e fedeli a se stessi fino alla fine.
Entrato nella storia di soppiatto, quasi come un fastidio, la canaglia Wragge è diventata presto il mio preferito. Certo il suo modo di vivere è biasimevole, ma ho apprezzato che col tempo riuscisse ad affezionarsi a Magdalen, ed ero sempre incuriosita riguardo a quale sarebbe stata la sua prossima mossa. E' stato molto soddisfacente leggere di ciò che ne era stato di lui, alla fine.
Magdalen, la protagonista, è un personaggio molto forte e determinato. Proprio per questo, e per il fatto di non arrendersi come la sorella, viene tacciata di cattiveria e perversione innumerevoli volte, e, dopo l'inganno, diventa anche un'onta per la propria famiglia. Non so se con le sue vicende l'autore volesse denunciare la condizione della donna ai suoi tempi o dare un messaggio morale, ma di sicuro fa riflettere il modo in cui tutti trattano la ragazza. Probabilmente, se fosse stata un uomo, sarebbe stato giudicato diversamente per non essersi arreso e aver cercato di recuperare ciò che gli era stato ingiustamente tolto.
Altri personaggi molto ben descritti sono l'ipocrita e debole Noel, la scaltra Mrs Lecount e la cara Mrs Wragge.

Da apprezzare la riflessione sul sistema legale dell'epoca, che lasciava completamente sole due ragazze che non avevano nessuna responsabilità per le azioni dei propri genitori.

http://iltesorodicarta.blogspot.com/2020/04/senza-nome-wilkie-collins.html

slrsmith's review against another edition

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3.0

Nowhere near as good as Armadale, Woman in White or Moonstone but still a good read.

mollyringle's review against another edition

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Wilkie Collins writes clear, page-turning prose for a Victorian, and though this one is nowhere near as famous as his 'The Woman in White' or 'The Moonstone,' I found it quite compelling. It's the story of a young woman's mission to get revenge upon the heartless relatives who, via a legal loophole, rob her and her sister of their inheritance and legitimacy. The story twists one way and then the other, over and over, as the cat-and-mouse game plays out. Great for mystery/suspense fans, but Collins doesn't neglect the romance element either.

wintersonata9's review against another edition

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4.0

A tragic tale of lost inheritance that spent a lot of time in dark places, with betrayals, scheming, and bad luck threatening to keep our heroine in a life of despair and destitution forever - but such an enjoyable read. Each character was so richly believable, so three-dimensionally presented, that I adored reading about them no matter what their schemes, even smiles-as-she-sticks-a-hatpin-in-your-eye Ms LeCount.

I love epistolary novels, so the use of letters and missives as entr'actes was very enjoyable. I also really enjoyed our detailed visits to a variety of settings in England and Scotland, and the tangled and long (but easily followed) threads of family history that were slowly revealed.

classicbookreader's review against another edition

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4.0

This is the story of what a Woman's patience can endure--- eek Wrong book! but which i believe sums up the works i have read of Wilkie Collins.
Possess your souls with patience, Readers.
Very lengtttttttthy. It is told is eight parts!
But the good thing about mystery books especially good mystery books is that it makes you curious what happens next.
I felt for the girls instantly on the First Scene. It starts with a mystery and a tragedy which i prayed not to happen but then we won't have a story...boo!
The rich, fun, very interesting Scene Four is definitely a page-turner.
And my most favorite character is a swindler.
I just love Captain Wragge.
I was a little disappointed with the ending though. Perhaps i was just tired and the romance/recovery scene felt cliched for me but nonetheless give this book a chance. But i suggest you read The Woman In White and The Moonstone first, to be acquainted with Collins' writing and in turn to be armed with the virtue of patience.

highladymagnus's review against another edition

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dark slow-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

5.0

ellen_w's review against another edition

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mysterious tense medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

5.0

masu_reads's review against another edition

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5.0

Reading Wilkie Collins is like becoming friends with all the characters and being able to return to them any time you need some escapist good times with lots of drama. The ending was a bit too lovey-dovey for me but I'll just pretend it finishes a bit earlier and leaves the conclusion to me.

luce_wishfullyreading's review against another edition

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4.0

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4.5 stars

I love Wilkie Collins' humour, the quirkiness and mannerisms of his characters, and the intricate plots of his novels. [b:No Name|18719487|No Name|Wilkie Collins|https://i.gr-assets.com/images/S/compressed.photo.goodreads.com/books/1382845265l/18719487._SY75_.jpg|3242295] focuses on a rather unconventional heroine, Magdalen Vanstone, who in a short amount of time finds herself orphaned and – due to an idiotic a legality – penniless. Her rightful inheritance lands in the hands of her cruel uncle who refuses to help his nieces. While Nora Vanstone, the older sister, becomes a governess, Magdalen will resort to all sort of tricks and subterfuges to get her inheritance back. Aided by a distant relation, Captain Wragge, a cunning man who prides himself for his transactions in 'moral agriculture' aka all sorts of frauds and schemes, and his wife, Mrs Wragge, a gentle soul in the body of a giantess. Magdalen will use her incredible skills of mimicry and acting to trick those who have robbed her and her sister of their fortune.
For the most part No Name was a fun read. Captain Wragge and his wife offer plenty of funny moments, and secret war between the captain and Mrs Lecount kept me on my toes. However, the latter part of the novel does drag a bit. There were a lot of instances where I think Magdalen should have remained in the limelight, given that she was the protagonist. My favourite part remains the first act, before the tragedy struck the Vanstone family. We get to see the lovely dynamics between the various family members and their routines. I loved those first 100 pages or so.
The ending sort of made up for all that Magdalen endures but...still, part of me wishes
Spoilershe had been able to get her fortune back by herself and that she had not fallen ill...I am glad that she ends up with Kirke but it seemed a bit rushed that ending.