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trix898's review against another edition
dark
funny
mysterious
fast-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? Yes
5.0
crowjo's review against another edition
2.0
MIO DIO mio dio che stramaledetta rottura di palle. Giuro che non potevo farcela. Non salto mai le frasi (o le pagine! o i capitoli interi!) nei libri che sto leggendo, ma con questo era letteralmente l'unico modo possibile di finire il libro senza tagliarmi le vene. Noioso, sconclusionato, senza senso a tratti, non so come sia possibile che la Jackson abbia potuto scrivere sia questo libro (terribile) che L'incubo di Hill House (stupendo). BASTAAAAAAAAAAAAAAAAA
graziana's review
2.0
2.5
bello all'inizio, mi aveva preso e avevo già pensato di dare tre stelline, ma sinceramente, più va avanti più diventa noioso, confuso, un ammasso di dialoghi infiniti e abbastanza inutili. Mi dispiace, ho dovuto saltare le ultime 70 pagine, per il bene della mia salute mentale (a tema). Addio
bello all'inizio, mi aveva preso e avevo già pensato di dare tre stelline, ma sinceramente, più va avanti più diventa noioso, confuso, un ammasso di dialoghi infiniti e abbastanza inutili. Mi dispiace, ho dovuto saltare le ultime 70 pagine, per il bene della mia salute mentale (a tema). Addio
_francilovesreading_'s review against another edition
challenging
dark
emotional
mysterious
reflective
fast-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? Yes
3.75
irene_mer's review against another edition
mysterious
reflective
tense
slow-paced
- Plot- or character-driven? Character
4.0
deedeedee's review against another edition
challenging
dark
funny
hopeful
mysterious
reflective
slow-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? It's complicated
- Flaws of characters a main focus? Yes
4.0
ciofyy25's review against another edition
dark
emotional
hopeful
mysterious
reflective
tense
medium-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? Yes
4.0
robin_in's review against another edition
dark
mysterious
reflective
tense
medium-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? Yes
4.0
_lul_'s review against another edition
dark
mysterious
reflective
sad
tense
medium-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? Yes
5.0
L'ho AMATO, ho trovato la protagonista estremamente interessante in tutte le sue sfaccettature, la parte più disturbante di questo libro è decisamente il finale, che però non sapendo se questa recensione sia pubblica non commenterò.
la_cantina_dei_libri_0's review
3.0
Elizabeth Richmond è una giovane ragazza che lavora al museo di Owenstown. Mantiene un basso profilo sociale, è molto precisa, attenta al suo lavoro e vive con zia Morgen, in quanto orfana di padre e madre.
Ad un certo punto succede qualcosa di anomalo e si mette in crisi la sua classica routine. Viene presa in cura dal dottor Wright che attraverso delle sedute di ipnosi stabilisce che Elizabeth ha un disturbo della personalità multipla.
Shirley Jackson è in grado di mettere chiarezza anche in situazioni caotiche.
Il libro è diviso in sei parti dove si alternano i punti di vista di Elizabeth, zia Morgen, il dottor Wright e Besty – una delle sue personalità. Di personalità, infatti, ce ne sono quattro, tutte ben distinte e in lotta tra loro per motivi ben specifici che nel corso della terapia verranno a galla. Interessante vedere come lo stesso dottore si senta più legato in modo paterno con una personalità in particolare e di come zia Morgen, all’apparenza “la cattiva della situazione” poi si rivelerà colei che invece aveva sempre aiutato la nipote – e per certi versi si può comprendere la sua stanchezza e rabbia.
Per buona parte del romanzo l’interesse e l’effetto-calamita tipico dell’autrice riescono a far sorgere a chi legge il giusto grado di interesse. Andando avanti, però, soprattutto verso la fine, tutto questo si spezza. Il ritmo via via sempre più crescente all’improvviso sparisce per dare spazio alla fretta e a un finale aperto e a libera interpretazione. Si lasciano parecchie questioni senza risposta e, sebbene potrebbe essere stato l’intento dell’autrice, sorge spontanea l’espressione di smarrimento, perché ci sono in particolare due figure che vengono menzionate spesso, eppure tutto quello che nascondono non verrà mai svelato. Peccato.
Rimane comunque un romanzo scritto bene, coinvolgente e regala la giusta dose di tensione. Non è un capolavoro, non ai livelli di "Abbiamo sempre vissuto nel castello" e "L’incubo di Hill House", ma rimane un buon libro che tiene compagnia e rimane in mente per parecchio tempo.
Ad un certo punto succede qualcosa di anomalo e si mette in crisi la sua classica routine. Viene presa in cura dal dottor Wright che attraverso delle sedute di ipnosi stabilisce che Elizabeth ha un disturbo della personalità multipla.
Shirley Jackson è in grado di mettere chiarezza anche in situazioni caotiche.
Il libro è diviso in sei parti dove si alternano i punti di vista di Elizabeth, zia Morgen, il dottor Wright e Besty – una delle sue personalità. Di personalità, infatti, ce ne sono quattro, tutte ben distinte e in lotta tra loro per motivi ben specifici che nel corso della terapia verranno a galla. Interessante vedere come lo stesso dottore si senta più legato in modo paterno con una personalità in particolare e di come zia Morgen, all’apparenza “la cattiva della situazione” poi si rivelerà colei che invece aveva sempre aiutato la nipote – e per certi versi si può comprendere la sua stanchezza e rabbia.
Per buona parte del romanzo l’interesse e l’effetto-calamita tipico dell’autrice riescono a far sorgere a chi legge il giusto grado di interesse. Andando avanti, però, soprattutto verso la fine, tutto questo si spezza. Il ritmo via via sempre più crescente all’improvviso sparisce per dare spazio alla fretta e a un finale aperto e a libera interpretazione. Si lasciano parecchie questioni senza risposta e, sebbene potrebbe essere stato l’intento dell’autrice, sorge spontanea l’espressione di smarrimento, perché ci sono in particolare due figure che vengono menzionate spesso, eppure tutto quello che nascondono non verrà mai svelato. Peccato.
Rimane comunque un romanzo scritto bene, coinvolgente e regala la giusta dose di tensione. Non è un capolavoro, non ai livelli di "Abbiamo sempre vissuto nel castello" e "L’incubo di Hill House", ma rimane un buon libro che tiene compagnia e rimane in mente per parecchio tempo.