Reviews

Il trono di spade. Vol. 1: Il trono di spade by George R.R. Martin

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daniel_nunes's review against another edition

5.0

O começo de uma novela medieval repleta de mortes grotescas, boobies gigantescas e sentimentos destruidos pelo proprio autor quando nos afeiçoamos demasiado a uma personagem. Genialidade no fim de cada capitulo de fazer agua na boca para mais.

hobiflowery's review against another edition

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adventurous challenging dark mysterious tense medium-paced

Plot- or character-driven? A mix
Strong character development? Yes
Loveable characters? Yes
Diverse cast of characters? Yes
Flaws of characters a main focus? Yes

5.0

chiara_dose's review against another edition

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adventurous dark mysterious tense medium-paced

Plot- or character-driven? A mix
Strong character development? Yes
Loveable characters? Yes
Diverse cast of characters? Yes
Flaws of characters a main focus? No

4.5

Content Warnings

certifiedbooklover's review against another edition

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4.0

Approcciarsi a serie celebrate come Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco è sempre un po’ strano, si hanno sempre un po’ di timore e aspettative molto alte. Soprattutto perché molte persone che conosco me l’hanno consigliata per anni.
E finalmente quest’estate l’ho iniziata. E vorrei averlo fatto prima, ma sento anche che questo è stato il momento perfetto per leggerlo. Sicuramente quando avevo 11 anni non sarei stata così coinvolta come lo sono adesso.
Perché mi sono sentita veramente coinvolta in questa storia, soprattutto verso la fine. I primi capitoli sono un po’ più lenti ma comunque interessanti, servono per costruire il mondo e farci capire come funziona, conoscere le famiglie, l’identità dei personaggi e tutti i dettagli iniziali.
Ma intorno a metà del libro sono entrata nella fase “e adesso cosa succederà?”
Penso che i punti di vista multipli siano un ottimo modo per farci conoscere dettagli che altri personaggi potrebbero non conoscere, ma anche senza rivelare tutto, cosa che potrebbe accadere con un narratore onnisciente.
Sono sempre piuttosto diffidente nei confronti dei libri con più punti di vista, ma qui ogni personaggio ha la propria voce ed è distinto dagli altri. I bambini sono bambini e gli adulti sono adulti.
I personaggi con un loro punto di vista in questo libro sono otto. Bran Stark, un bambino curioso ma per ora lontano dagli avvenimenti, Catelyn Tully, una lady fiera e protettiva, che si trova a causare una guerra, Daenerys Targaryen, vera erede al trono, ultima della sua dinastia, si trova in esilio in un altro continente, Ned Stark, Lord e primo cavaliere del re onorevole e onesto che viene a conoscenza di un mistero nella famiglia reale, Jon Snow, figlio illegittimo di Ned, si unisce alla confraternita dei Guardiani della Notte, che proteggono il confine del regno, Tyrion Lannister, fratello della regina che si ritrova suo malgrado al centro di una cospirazione, Arya Stark, ragazzina coraggiosa che sogna di diventare cavaliere, e Sansa Stark, sua sorella, ragazza altezzosa e sognatrice, promessa sposa del principe ereditario.
Come previsto, i miei preferiti erano Jon e Arya, ma sorprendentemente (dato che tutti continuavano a dirmi che i suoi capitoli sarebbero stati noiosi) non mi dispiaceva più di tanto Sansa.
Sembra andare anche fuori dal classico canone del fantasy in cui ti immagini quello che succederà e i personaggi che “vinceranno” e quelli che saranno puniti, semplicemente perché ogni personaggio ha i suoi ideali e i suoi obiettivi ed è convinto di essere nel giusto.
Per ora i temi principali sono due, che si intrecciano. Si assiste all’inizio di una guerra, causata da intrighi che portano ognuno a cercare di sopravvivere e prevaricare gli altri nell’interesse personale e delle proprie casate. Tutto ciò distrae dalla vera minaccia, gli Estranei, creature quasi mitologiche ai confini del regno credute estinte da secoli.
Questo realismo dei personaggi, le descrizioni dettagliate della società, delle famiglie e dei territori e l’imprevedibilità degli eventi danno la sensazione di star leggendo un romanzo storico, che non sia stato inventato dall’autore, ma semplicemente rinvenuto, come una specie di Promessi Sposi del mondo fantasy (non me ne voglia il Manzoni)
Per tutti gli esperti di storia medievale: non è accurato al 100% da quel punto di vista, è comunque un fantasy con creature fantastiche e magia, anche se poco, somigliando più a un sci-fi in questo aspetto.
Non ho ancora visto la serie, il Trono di Spade, quindi leggerò la serie completamente “cieca" riguardo agli avvenimenti dei prossimi libri.