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Long John Silver: Der abenteuerliche Bericht über mein freies Leben und meinen Lebenswandel als Glücksritter und Feind der Menschheit by Björn Larsson

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farfuglietti's review against another edition

5.0

Hai presente quando un film è girato e montato talmente bene che la macchina da presa non sembra nemmeno esistere? Ecco, lo stesso si può dire della scrittura di Larsson. Si butta talmente profondamente nella storia e nel personaggio di John Silver, che ci si dimentica che il libro non è stato scritto dal pirata Barbecue stesso, ma da Larsson. Veramente, durante tutta la lettura, non riuscivo a smettere di immaginarmi Long John Silver, ormai vecchio, curvo sulla sua scrivania, con le mani per una volta senza guanti di cuoio, che scrive la sua storia, che alla fine non è più sua, ma di un altro John Silver.
Larsson, oltre all'immensa bravura nella scrittura, è anche riuscito a descrivere il protagonista in modo perfetto e mi sono resa conto che, sì, è proprio come me lo immaginavo quando lessi L'isola del tesoro da bambina, ovviamente in modo più innocente.

"Ma una cosa almeno l'ho capita. C'è della gente che neanche sa di vivere. E' come se non si rendesse neppure conto che esiste. Forse è proprio qui la differenza. Io ho sempre avuto cara la pelle attaccata a quel poco che mi rimaneva del corpo. Meglio condannati a morte che impiccati con le proprie mani, dico io, se proprio si è costretti a scegliere. Niente di peggio dei nodi scorsoi, a mio conoscenza.
E' per questo che ero diverso? Perchè sapevo di essere vivo? Perchè sapevo meglio di chiunque altro che non ci è data che una solo e unica vita da questo lato della fossa? E' per questo che facevo così paura, ai peggiori come ai migliori? Perchè me ne infischiavo della vita eterna?"

E vorrei ringraziare Larsson, perchè parla del mare e della navigazione come pochi sono in grado di fare, con un'amore enorme, proprio come farebbe ogni marinaio degno del suo nome, il che è frutto non solo di studio, ma di una passione profonda. Grazie Björn.