Reviews

Brûlant secret by Stefan Zweig

girimado's review against another edition

Go to review page

emotional tense fast-paced

5.0

nohabassiouny's review against another edition

Go to review page

4.0

A deep dive into the psyche of a 12-year-old boy. Zweig masterfully captures all of Edgar's emotions, thoughts, and curiosity as he navigates the complexities of adult relationships. The detailed descriptions from his point of view make it feel as though you are living inside his head and I have to say that’s what I love the most about Zweig’s writings.

ciara032's review against another edition

Go to review page

3.0

3.5 stars
i listened to this audiobook b/c i’ve been struggling to sleep lately and the guy who read this had a very calming voice HAHA.
but i actually quite enjoyed it? i felt so bad for Edgar and i actually related to him quite a bit, despite my not being a 12 year old boy. being at that awkward age when you’re not quite a wee bab but you’re also not an adult, and the frustration of adults still treating you like a baby: the feeling of being a step behind in social situations, and knowing that you’re missing out on *something*, but you’re not quite sure what. it’s so weird that some adults just don’t see children as actual human beings ? anyway yes i love stefan zweig’s writing so much… i don’t know exactly what it is but i love it.

annieice's review against another edition

Go to review page

4.0

I like this man's writing and how he always seems to explore this loss of childhood. And i appreciate that he gives grace to bis female characters even if they're doing not very moral things.

paul281f's review against another edition

Go to review page

emotional fast-paced
  • Plot- or character-driven? Character

4.0

rrrawr768's review against another edition

Go to review page

dark emotional mysterious tense fast-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.25

readeando's review against another edition

Go to review page

4.0

Novela muy cortita en la que un Don Juan intenta seducir a una dama que se aloja con su hijo en el mismo hotel.
El Don Juan se hace amigo del niño, que está convaleciente de una enfermedad, para así acercarse a ella. Al principio el niño está entusiasmado por creerse amigo de alguien tan interesante y distinguido. Pero pronto se da cuenta de que pasa algo raro entre su madre y el caballero.
La madre se deja querer, se ilusiona con un amor prohibido y no se da cuenta de las intenciones verdaderas del barón (mucho menos románticas que las de ella).
Y, hasta aquí puedo leer, porque al ser tan corta la historia, se llega al final rápidamente.

Una historia entretenida y con muchos matices en cada una de las frases de Zweig.
El final predecible, quizas.

gwcoffey's review against another edition

Go to review page

4.0

Zweig is a genius and this little gem is funny, sweet, and devious. I adore this clueless mischievous little boy.

celestecorrea's review against another edition

Go to review page

5.0

«A obra de arte não se entrega ao primeiro olhar; como a mulher, quer ser primeiro cortejada, para depois ser amada.»

Stefan Zweig


Stefan Zweig nasceu em Viena em 1881, no mesmo ano de James Joyce, Virgínia Wolf e Pablo Picasso. Morreu em 1942, no exílio brasileiro, suicidando-se em Petrópolis.

Nos livros que Stefan Zweig escreveu nos anos vinte há um tema comum: o segredo (cf. O Medo, Amok, Carta de uma desconhecida, Confusão de Sentimentos).

Como título aparece uma só vez neste «Um segredo ardente» (tradução literal do alemão), onde o adjectivo ardente no plural ou singular aparece, pelas minhas contas, pelo menos, uma vintena de vezes.

E que segredo ardente é este, afinal?

Um triângulo perfeito num hotel de Semmering: Um barão narcisista, aborrecido por estar sozinho, anseia por uma aventura amorosa, ainda que passageira, com uma hóspede do mesmo hotel que «possuía maneiras distintas e vestia elegantemente; era, de resto, o tipo de que ele mais apreciava, uma dessas judias um nadinha sensuais, já a entrar na casa dos quarenta, uma passional, sem dúvida, mas bastante esperta para dissimular o seu temperamento, atrás de uma melancolia cheia de distinção» e o seu filho Edgar, um rapaz de 12 anos, a única personagem referida pelo seu nome, que «Parecia encontrar-se naquele momento em que vai começar a luta entre a virilidade e a infância; tudo no seu rosto estava como que acumulado e informe…..Encontrava-se, além disso, na idade má dos rapazes, em que eles não se adaptam aos fatos….e em que a vaidade não os obriga ainda a prestar atenção ao exterior.»

O barão, frustrado pela recusa inicial da mulher, trava amizade com o inseguro, inocente e desajeitado garoto a fim de o usar como intermediário.
Aí, começa uma discórdia entre o barão e Edgar mas, com o decorrer dos dias, o jovem compreende que está a ser usado para algo que, embora ainda não consiga compreender exactamente o quê, já adivinha ser importante: o segredo ardente.

Edgar é o centro da história, inibindo a relação entre a mãe o barão, começando a fazer referências ao papá com ameaças veladas de o informar sobre esse segredo em chamas.

O rapaz provoca nos dois adultos, muitas vezes de forma algo cómica, o receio da descoberta do segredo ardente.

O último parágrafo é excelente.

blackjessamine's review against another edition

Go to review page

4.0

ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER!
Anche questo è un brevissimo racconto che si divora in poche ore, quasi senza accorgersene.
Non ho ancora letto moltissimo di Zweig, ma credo comunque di poter dire che la sua è una prosa travolgente, nel vero senso del termine. I suoi racconti si aprono con una tranquilla descrizione di una situazione tipica, quasi banale, per poi lentamente trasformarsi estringersi attorno il lettore in un vortice di sensazioni esasperate fino al parossismo.
In questo racconto ci troviamo in un albergo, fuori stagione, in compagnia di un giovane barone annoiato. L'attenzione di questo uomo, un cacciatore, come lui stesso si definisce, è attirata da una donna, non giovanissima ma ancora piacente. Il lettore potrebbe essere quindi indotto a credere che la storia evolverà con i tentativi di seduzione dell'uomo, ma è proprio in questo momento che entra in scena il vero protagonista del racconto: Edgar, il figlio dodicenne della donna, ragazzino fragile che sta recuperando le forze dopo una lunga malattia, annoiato da una vacanza dove nessun adulto sembra volergli prestare attenzione.
È dunque con disarmante ingenuità ed entusiasmo che Edgar accoglie le attenzioni del barone, con una gioia tipicamente infantile, la gioia che lo fa illudere di essere importante, di non essere più un bambino, di avere qualcosa di interessante da offrire ad un adulto distinto come il barone. E quanto più è grande e vivido il suo iniziale entusiasmo, tanto più cocente è il suo terrore, il suo sospetto, e infine la sua delusione quando si rende conto di essere stato solo uno strumento, gettato da parte, ingnorato, ritenuto addirittura d'intralcio da sua madre e dal suo nuovo amico.
Inizia quindi una discesa nei sentimenti più cupi, nella rabbia e nell'odio, dove la razionalità perde la presa sui fatti e dove il confine tra infanzia ed età adulta si fa sempre più labile.
Edgar cresce, prova sentimenti da adulto, ma la sua mente e le sue conoscenze sono ancora quelle di un bambino che vorrebbe a tutti i costi scoprire qual è quel segreto che tutti gli adulti sembrano conoscere. E sembra arrivarci veramente vicino, ma le emozioni si sono fatte troppo intense, troppo rapide perché lui possa coglierlo davvero.
È un racconto che è un accelerare continuo, di emozioni, di sentimenti, un vortice sempre più stretto e rapido che aumenta fino a raggiungere l'acme, e poi improvvisamente rallenta, sembra restare sospeso.
Leggo tanti dire che si tratta del passaggio di Edgar all'età adulta, ma io non credo di essere del tutto d'accordo. Credo sia un assaggio dell'età adulta. Perché in fondo, in conclusione, Edgar fra le braccia di sua madre, sotto le coperte, con il segreto della donna che non è riuscito a carpire ma ha deciso di salvaguardare, torna ad essere un bambino. O meglio, sceglie di essere ancora bambino, ancora per un po' almeno. E, certo, già una scelta simile implica un cambiamento irreversibile, l'aver in incubazione il seme di quella che sarà l'età adulta, ma è un passaggio che a mio parere ancora non è avvenuto.
In ogni caso, trovo si tratti di un racconto estremamente coinvolgente. Zweig scatta decisamente ad occupare un gradino del podio dei mie "autori-rivelazione" di quest'anno.