Reviews

Fiebre by Jonathan Bazzi

ifuseeksteven's review against another edition

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3.0

Sopravvalutato, anche se bisogna dare atto all'autore di aver scelto un argomento coraggioso, ancora oggi taboo, e per questo meritevole del massimo rispetto.

vale_ns's review against another edition

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dark emotional informative medium-paced

4.0

reading_robi's review against another edition

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reflective medium-paced

3.75

alx7p's review against another edition

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2.0

purtroppo non mi ha colpito particolarmente.

tizianabooks's review against another edition

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4.0

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Nel 2016 Jonathan ha 31 anni e una febbre che appare e non va più via.
Lo debilita, lo fiacca fisicamente e psicologicamente, cerca risposte dappertutto: dai medici che inizialmente non hanno altre risposte a parte la diagnosi di una semplice mononucleosi e la raccomandazione ad assumere tachipirina, e su internet, dove invece le diagnosi sono verdetti fatali.
Poi la risposta: è HIV.
Tra salti avanti e indietro nel tempo, si alternano episodi dell’infanzia e dell’adolescenza dello scrittore, con il presente; da una parte abbiamo la sua crescita tra nonni e genitori a Rozzano, dall’altro la malattia, il sollievo della diagnosi e quindi della conoscenza del nemico da combattere che ormai ha un nome e un volto, il bisogno di dover minimizzare il tutto quando si dà la notizia ad amici e parenti, la necessità di doverli consolare invece che di essere consolato, la scesa a patti con una malattia che è arrivata e non se ne andrà mai più, che dovrà essere sempre tenuta sotto controllo con analisi e visite ad intervalli regolari.

Il libro di Jonathan Bazzi mi ha stupito e mi è piaciuto molto. Non voglio fare l’hipster, ma i “casi letterari” mi lasciano sempre un po’ perplessa, ma in questo caso sono felice di aver combattuto la mia perplessità per conoscere questo autore e questa storia autobiografica.
Lo stile è essenziale e diretto, a tratti frammentato – in certi momenti riesce a trasmettere perfettamente l’ansia che si impossessa di chi ha qualcosa, l’ha di sicuro, ma non sa cosa sia; la sinossi spoilera, sapevo già cosa aspettarmi dalla diagnosi finale, eppure la sera in cui ho letto quelle pagine ho sentito io stessa quel panico da sala d’attesa.
La tematica è complessa. Non solo perché tratta di HIV (che continua ad essere un tabù), ma perché parla di malattia. E la malattia è un’esperienza assieme universale e personalissima.

Non combatto lo stesso nemico di Bazzi, ma come la sua malattia anche la mia è cronica, anche la mia è arrivata e non andrà mai più via – non esistono cure miracolose, esiste solo un ben poco stoico scenderci a patti. Ci si scende a patti perché non c’è alternativa, perché è l’unica via, perché in fin dei conti altre diagnosi sarebbero potute essere peggiori, perché se il tuo nemico ha un nome è qualcosa di conosciuto: brutto, magari, ma conosciuto.
Poi c’è il panico, ci sono i dubbi, c’è il momento di debolezza in cui si pensa all’unica maniera per uscirne.
Bello, bello, bello. Anche per tutto quanto viene trattato di distante dalla malattia.

jckdyle's review against another edition

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challenging sad

4.0

Intimate, eye-opening and touching. Although I think the book had issues with pacing, this reflective piece is well worth picking up

pjv1013's review against another edition

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challenging emotional informative inspiring lighthearted reflective tense fast-paced

5.0

pink_moon96's review against another edition

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hopeful reflective sad medium-paced

4.0

sam_alex04's review against another edition

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emotional informative reflective medium-paced

3.5

fran_something's review against another edition

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4.0

Il mio giudizio per questo libro è di 3,5 stelle.
Si tratta di una storia che mi ha catturata dall'inizio alla fine, la cui scrittura - costituita da frasi brevi ma non per questo meno accattivanti o meno significative - è riuscita a tramutare le parole in sensazioni, quelle fatte di forte ansia, preoccupazione, depressione vissute dall'autore sin dalla prima infanzia. Leggere questo libro mi ha fatto sentire anche come se stessi conoscendo qualcuno di appena incontrato per la prima volta.