Reviews

Metro 2034 by Dmitry Glukhovsky

zynni's review against another edition

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4.0

My least favorite of the Metro series, but still another solid entry.

arkaron's review against another edition

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2.0

I really couldn't bring myself to enjoy Metro 2034 as much as I enjoyed the first book. The story and the characters just didn't quite catch my interest enough to care about them. The atmosphere of the life in Moscow's Metro is still very captivating and dense but everything else about this book just didn't keep up to Metro 2033s excellence. I really hope 2035 will be more interesting.

steynfresse's review against another edition

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dark hopeful mysterious reflective medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.75

yriax's review against another edition

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4.0

Tenía miedo de que fuera una decepción enorme.
No lo ha sido, pero tampoco ha sido tan bueno como el primero, quizá porque Artyom no estaba. Los personajes que conocíamos en Metro 2033 (Hunter, Melnik), han dado un gran cambio, tanto físico como mental, así que ha sido difícil conectar con ellos. Creo que con el que más he conectado ha sido con Homero, aunque no es el prototipo de héroe.

otter9891's review

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dark mysterious medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? No

3.5

grayhoundd's review against another edition

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2.0

such a mixed bag, the sexism is the glaring fault of this one and is genuinely unbearable and often times the philosophising is pointless and self indulgent to the point where i almost gave up but then you'll go on a 25 page run where you simply cannot put it down and the characters seem to click into something much more real before it falls back into itself again

i think its strengths lie much more in plot than theme and goddamn for all his faults Dmitry Glukhovsky can write a damn good ending. both the finale of this one and the first book are among the best i've read

pandasekh's review against another edition

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3.0

Secondo libro della trilogia di Metro, seguito di Metro 2033.
A differenza del primo ho trovato questo libro estremamente più difficile da leggere e da comprendere. Il primo capitolo si concentrava più nella descrizione di ciò che si provava a vivere e muoversi nella Metro, riuscendo perfettamente a rendere le emozioni di paura e timore, mentre questo sequel punta più a descrivere i pensieri - piuttosto profondi e filosofici - del protagonista, "Omero". Ebbene sì, il libro presenta un nuovo protagonista principale, una vecchia conoscenza e un protagonista un po' minore, la cui storia viene narrata con un'interessante metodo che alterna la sua storia a quella dell'altro protagonista fino al punto in cui queste si uniscono. Sicuramente un concept interessante ma che per la prima metà risulta abbastanza confusionario. La storia principale occupa sempre la maggior parte dei capitoli tanto che a volte non capivo l'utilità della storia "secondaria", che risulta infatti essere solamente di supporto (minimo) alla principale.



Le parti dove vengono descritti i pensieri del protagonista sono numerose al punto di essere eccessive e noiose. Rallentano la lettura e spesso le ho saltate per non annoiarmi fino al sonno. Il fatto che egli stesso non sia particolarmente interessante non aiuta.

Il libro è facilmente divisibile in tre parti:
Parte 1: 2/3 del libro si trovano in questa parte. Lunghissimi monologhi interiori del protagonista interrotti solo da un paio di righe di storia. Quando pensi di star per capire qualcosa inizia un ulteriore monologo, seguito da una parte della storia secondaria di cui già ti eri scordato.
In questa parte la storia avanza lentamente. Così noiosa che ho smesso di leggere questo libro per un mese.
Parte 2: I monologhi si fanno più rari, inizi a capire cosa sta succedendo in entrambe le parti della storia (La principale e quella secondaria). Vedi un bagliore di speranza in questo libro.
Parte 3: Qui l'autore finisce le idee per i pensieri introspettivi e difatti non se ne vedono più. Siamo verso la fine del libro e la storia procede come un treno. Non ci si rende conto e si arriva al finale. Dopo tutta questa attesa forse mi aspettavo un finale più ricco.

In conclusione, se volete avere una visione completa della saga consiglio ovviamente l'acquisto, considerando comunque che il prezzo (attuale) di 15 euro è, a mio parere, esagerato.
Se vi state chiedendo se dovete leggere 2034 prima di passare a 2035... no. Non serve nemmeno a spiegare come sono successe determinate cose e crea invece solo altri dubbi. Saltatelo a piedi pari senza paura.

pandasekh's review against another edition

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3.0

Recensione pubblicata originariamente sul mio blog Arte della Lettura

Recensione senza spoiler



Secondo libro della trilogia di Metro, seguito di Metro 2033 e "prequel" di Metro 2035.

A differenza del primo ho trovato Metro 2034 estremamente più difficile da leggere e da comprendere. Il primo capitolo si concentrava più nella descrizione di ciò che si provava a vivere e muoversi nella Metro, riuscendo perfettamente a rendere le emozioni di paura e timore, mentre questo sequel punta più a descrivere i pensieri - piuttosto profondi e filosofici - del protagonista, "Omero". Ebbene sì, il libro presenta un nuovo protagonista principale, una vecchia conoscenza e un protagonista un po' minore, la cui storia viene narrata con un'interessante metodo che alterna la sua storia a quella dell'altro protagonista fino al punto in cui queste si uniscono. Sicuramente un concept interessante ma che per la prima metà risulta abbastanza confusionario. La storia principale occupa sempre la maggior parte dei capitoli tanto che a volte non capivo l'utilità della storia "secondaria", che risulta infatti essere solamente di supporto (minimo) alla principale.

Le parti dove vengono descritti i pensieri del protagonista sono numerose al punto di essere eccessive e noiose. Rallentano la lettura e spesso le ho saltate per non annoiarmi fino al sonno. Il fatto che egli stesso non sia particolarmente interessante non aiuta.

Il libro è facilmente divisibile in tre parti:
Parte 1: 2/3 del libro si trovano in questa parte. Lunghissimi monologhi interiori del protagonista interrotti solo da un paio di righe di storia. Quando pensi di star per capire qualcosa inizia un ulteriore monologo, seguito da una parte della storia secondaria di cui già ti eri scordato.
In questa parte la storia avanza lentamente. Così noiosa che ho smesso di leggere questo libro per un mese.
Parte 2: I monologhi si fanno più rari, inizi a capire cosa sta succedendo in entrambe le parti della storia (La principale e quella secondaria). Vedi un bagliore di speranza in questo libro.
Parte 3: Qui l'autore finisce le idee per i pensieri introspettivi e difatti non se ne vedono più. Siamo verso la fine del libro e la storia procede come un treno. Non ci si rende conto e si arriva al finale. Dopo tutta questa attesa forse mi aspettavo un finale più ricco.

In conclusione, se volete avere una visione completa della saga consiglio ovviamente l'acquisto, considerando comunque che il prezzo (attuale) di 15 euro è, a mio parere, esagerato.
Se vi state chiedendo se dovete leggere 2034 prima di passare a 2035... no. Non serve nemmeno a spiegare come sono successe determinate cose e crea invece solo altri dubbi. Saltatelo a piedi pari senza paura.



Altre recensioni sul mio blog Arte della Lettura

jadsam_'s review against another edition

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medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes

3.75

jarichan's review against another edition

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3.0

Inhalt:

Moskau im Jahr 2034: Die Welt ist zerstört, doch einige Menschen konnten sich in die Metro retten und führen nun dort ihr Leben. Darunter auch der Dichter Homer, der die alten Tage noch miterlebt hat. Nun ist er auf der Suche nach Stoff für eine Legende, die ihn unsterblich machen soll.

Gemeinsam mit Hunter macht Homer sich auf eine Reise durch die Metro. Beide Männer sind auf der Suche nach etwas. Ob das Mädchen Sascha ihnen helfen kann?

Meine Meinung:

"Metro 2033" gehört zu meinen Lieblingsbüchern und mit einem Geschenkgutschein konnte ich mir endlich den Folgeband der Reihe holen. Der nächste Teil um die Metro in Moskau soll diesen Herbst erscheinen. Gut also, dass es sich ergab, dass ich 2034 diesen Monat gelesen habe.
Umso schlimmer finde ich, dass mir 2034 nicht so wirklich gefallen konnte. Natürlich ist das Setting wieder grossartig, die Apokalypse von Menschenhand gemacht, ein paar Überlebende in der Metro und dazu tonnenweise Gefahren, die im Dunkeln lauern.

Doch erkundeten wir im ersten Teil noch zusammen mit Artjom die einzelnen Gänge und ihre unsichtbaren Geheimnisse, dreht sich in diesem Buch alles um Gefühle. Schuld und Unschuld, Sein oder Nichtsein. Es hätte ein wirklich tiefgründiges Werk werden können, aber irgendwie schafft Glukhovsky dies nicht so wirklich. Zumindest auf mich wirkten die Gedanken der Figuren zu gewollt und zu erzwungen. Vielleicht lag es auch daran, dass ich einfach etwas Ähnliches wie 2033 erwartet habe, was in diesem Fall einfach nicht zutrifft.

Damit hätte ich aber noch gut leben können und es als Teil eines grossen Ganzen gesehen. Aber mit Auftreten von Sascha verlor ich mehr und mehr das Interesse an der Geschichte. Es kann gut sein, dass sich Frauen im Allgemeinen schwer tun mit Frauenfiguren, das kann bei mir sogar sehr gut der Fall sein, aber Sascha und ich wurden keine Freunde. Sie ist mir zu naiv, zu unüberlegt, zu kindisch und zu wankelmütig. Als sie dann auch noch mit Leonid anbandelt, und wieder nicht und wieder doch wurde es mir eindeutig zu bunt.

Hier hätte ich mir eher eine lebenserprobte, selbstbewusste Frau gewünscht, die den Gefahren der Metro ins Auge sieht, aber auch bewusst Entscheidungen trifft und nicht wie Sascha einfach mal an die Oberfläche rennt, weil ihr geliebter Hunter etwas schroff zu ihr war.

Dennoch hat das Lesen Spass gemacht und das sage ich trotz schlimmer Lesekrise. Das Ende des Buches ist typisch für Glukhovsky, kurz gesagt, ein richtig ergreifendes Ende und sehr gut gesetzt. Auch wenn 2034 etwas weniger düstere Stimmung aufbaut (wie gesagt liegt das Hauptaugenmerk auf dem Inneren der Figuren), war es doch wieder ein aufschlussreicher Ausflug in die Metro und man trifft sogar auf ein paar alte Bekannte mehr. Auch werden weitere Rätsel zu 2033 gelöst und natürlich auch neue Fragen aufgeworfen.

Wir sehen uns als 2035.

Fazit:

Eine für mich weniger glorreiche Expedition als der Vorgänger, aber ein dennoch wichtiges Buch aus dem Metroversum. Es ist kein Muss, zuvor 2033 gelesen zu haben, aber es empfiehlt sich, um diese mysteriöse Welt und ihren Aufbau besser zu verstehen.