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I Malavoglia è uno di quei libri che non dovrebbero mai far leggere a scuola, ma che è assolutamente imprescindibile se si studia letteratura italiana, quindi è un bel dilemma. E' un romanzo che sembra semplice ma che in realtà è di una complessità inaspettata: si parla delle vicende dei cittadini di un paesino siciliano all'indomani dell'Unità d'Italia, quindi potremmo pensare che siano vite relativamente semplici da capire, eppure l'innovazione (per l'epoca) di eclissare lo scrittore e far parlare direttamente gli abitanti di Aci Trezza lo rende più interessante perché la narrazione diventa inaffidabile; le rare descrizioni dei personaggi ci mettono davanti non la persona per com'è, ma per come gli altri reputano che sia, e la verità va cercata tra le righe. Quindi lo zio Crocifisso viene presentato come una persona intelligente perché pensa sempre e solo agli affari suoi, invece di un egoista che rovina la vita a un'intera famiglia per due spicci. I personaggi sono odiosi (se ne salvano pochi, e quasi tutti della famiglia Malavoglia) e ne succedono di tutti i colori. Forse succede pure troppo. Passi che lo scopo è far capire che il progresso non porta niente di buono, però Mena con Alfio Mosca ci poteva finire, e che cazzo.
Se parliamo di gradimento personale, ecco, meglio di Pirandello (tutto è meglio di Pirandello), ma è un libro che non avrei mai finito se mi fosse capitato per le mani per caso. Ora che l'ho fatto perché sono stata costretta, posso dire che non è stata un'esperienza del tutto spiacevole. Ringraziamento speciale all'audiolibro che mi ha fatto andare avanti nei momenti difficili.

_me_003's review against another edition

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emotional sad medium-paced

4.75

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aliblue's review against another edition

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sad medium-paced

2.5

celeste98's review against another edition

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reflective slow-paced

4.0

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