kojobaffoe's review
4.0
While Freestone doesn't give much in terms of Freddie Mercury's background - in particular pre-Queen - he does give a poignant account of Mercury's life from the time he started working for him. While an employee, he also had unprecedented insight into Mercury's life right up till the end. It is a warm account although there were a couple of points that I found tedious. Definitely worth the read.
thereadingpal's review against another edition
3.0
Recensione: http://thereadingpal.blogspot.it/2017/05/recensione-95-freddie-mercury-una.html
"Ma Freddie che tipo era in realtà?"
Chi non conosce i Queen? (*ahem* Mia madre, con mio sommo rammarico...) Più che altro, il membro che è più conosciuto è Freddie Mercury, di cui ci parla Peter Freestone, una delle persone più vicine al cantante durante gli ultimi anni della sua vita. Peter era infatti l'assistente di Freddie Mercury, e gli è rimasto vicino fino all'ultimo.
Adoro le canzoni dei Queen, anche se devo essere in un certo "mood" per ascoltarle, e volevo saperne di più su Freddie.
Non posso dire che sia scritta bene, questa biografia. Perché? Peter Freestone passa da un argomento all'altro in poche righe per poi tornare al primo e fare un mix di tutto. Avrei apprezzato di più una suddivisione sensata per argomenti, più che una suddivisione in capitoli che, alla fin fine, non ha senso in quanto è tutto molto confuso. Nelle ultime pagine troviamo un "Epilogo", in realtà un elenco delle varie persone citate nel libro e che fine hanno fatto dopo la morte del cantante dei Queen. Una buona parte sono "boh".
Per quanto riguarda il contenuto, Freestone perde un sacco di tempo a descrivere le abitazioni di Freddie e molti dettagli che, ho visto, alcune persone hanno trovato inutili. Per quanto mi riguarda, quei dettagli avevano ragione di esistere, in un certo senso. Una "biografia intima" non dovrebbe parlare solo dei suoi cibi preferiti, dell'infanzia del personaggio (di cui comunque Freestone non parla, in quanto inizia a raccontare da quando ha cominciato a lavorare prima per i Queen in generale e poi per Freddie), dei rapporti con le persone attorno a lui (Freddi amava fare regali, ad esempio), ma anche del suo gusto estetico e di molti altri dettagli che chi non era vicino al cantante non poteva sapere.
Quindi l'autore ci parla anche dello stile adottato nella casa di Freddie, di cui il cantante stesso aveva seguito la ristrutturazione, ci parla della sua passione per l'arte e per i mobili raffinati, per cui spendeva un sacco di soldi, e dell'amore per i suoi gatti; veniamo a conoscenza dei posti che amava frequentare e con chi, il suo carattere, le sue relazioni sentimentali, come arrivava a scrivere le sue canzoni, cosa preferiva mangiare ecc... Fino al giorno della morte e del funerale.
Tutti quei dettagli sull'arredamento e sui posti che Freddie sceglieva per divertirsi o riposarsi hanno una loro valenza in quanto, se si presta attenzione, anche in quel caso veniamo a conoscenza del gusto di Freddie e di cosa gli piaceva.
Ammetto che la lettura è stata noiosa per via dello stile di scrittura, con aneddoti in mezzo ad argomenti in cui non c'entravano e divagazioni. Ma ho continuato per via dell'interesse che ho nei confronti di Freddie e della sua arte e perché alla fin fine si può leggere, se ci si mette d'impegno. Ogni tanto Freestone cita anche alcune canzoni dei Queen, cosa che, anche se banale, mi è piaciuta particolarmente e mi ha aiutata a continuare la lettura facendomi ricordare di chi stavo leggendo e perché.
Ho apprezzato anche le foto di Freddie con i suoi amici, i suoi gatti, mentre gira dei video... Lo hanno reso, ai miei occhi, una persona davvero reale, e non solo un cantante famoso morto molto prima della mia nascita.
"Ma Freddie che tipo era in realtà?"
Chi non conosce i Queen? (*ahem* Mia madre, con mio sommo rammarico...) Più che altro, il membro che è più conosciuto è Freddie Mercury, di cui ci parla Peter Freestone, una delle persone più vicine al cantante durante gli ultimi anni della sua vita. Peter era infatti l'assistente di Freddie Mercury, e gli è rimasto vicino fino all'ultimo.
Adoro le canzoni dei Queen, anche se devo essere in un certo "mood" per ascoltarle, e volevo saperne di più su Freddie.
Non posso dire che sia scritta bene, questa biografia. Perché? Peter Freestone passa da un argomento all'altro in poche righe per poi tornare al primo e fare un mix di tutto. Avrei apprezzato di più una suddivisione sensata per argomenti, più che una suddivisione in capitoli che, alla fin fine, non ha senso in quanto è tutto molto confuso. Nelle ultime pagine troviamo un "Epilogo", in realtà un elenco delle varie persone citate nel libro e che fine hanno fatto dopo la morte del cantante dei Queen. Una buona parte sono "boh".
Per quanto riguarda il contenuto, Freestone perde un sacco di tempo a descrivere le abitazioni di Freddie e molti dettagli che, ho visto, alcune persone hanno trovato inutili. Per quanto mi riguarda, quei dettagli avevano ragione di esistere, in un certo senso. Una "biografia intima" non dovrebbe parlare solo dei suoi cibi preferiti, dell'infanzia del personaggio (di cui comunque Freestone non parla, in quanto inizia a raccontare da quando ha cominciato a lavorare prima per i Queen in generale e poi per Freddie), dei rapporti con le persone attorno a lui (Freddi amava fare regali, ad esempio), ma anche del suo gusto estetico e di molti altri dettagli che chi non era vicino al cantante non poteva sapere.
Quindi l'autore ci parla anche dello stile adottato nella casa di Freddie, di cui il cantante stesso aveva seguito la ristrutturazione, ci parla della sua passione per l'arte e per i mobili raffinati, per cui spendeva un sacco di soldi, e dell'amore per i suoi gatti; veniamo a conoscenza dei posti che amava frequentare e con chi, il suo carattere, le sue relazioni sentimentali, come arrivava a scrivere le sue canzoni, cosa preferiva mangiare ecc... Fino al giorno della morte e del funerale.
Tutti quei dettagli sull'arredamento e sui posti che Freddie sceglieva per divertirsi o riposarsi hanno una loro valenza in quanto, se si presta attenzione, anche in quel caso veniamo a conoscenza del gusto di Freddie e di cosa gli piaceva.
Ammetto che la lettura è stata noiosa per via dello stile di scrittura, con aneddoti in mezzo ad argomenti in cui non c'entravano e divagazioni. Ma ho continuato per via dell'interesse che ho nei confronti di Freddie e della sua arte e perché alla fin fine si può leggere, se ci si mette d'impegno. Ogni tanto Freestone cita anche alcune canzoni dei Queen, cosa che, anche se banale, mi è piaciuta particolarmente e mi ha aiutata a continuare la lettura facendomi ricordare di chi stavo leggendo e perché.
Ho apprezzato anche le foto di Freddie con i suoi amici, i suoi gatti, mentre gira dei video... Lo hanno reso, ai miei occhi, una persona davvero reale, e non solo un cantante famoso morto molto prima della mia nascita.
kristauhh's review
challenging
emotional
funny
informative
medium-paced
3.0
i did dnf this last year, however after the first two chapters (which are long) it got so much better! i really enjoyed chapter four, where he spoke about freddies love for art and interior design, the writing made it so easy to imagine it in my head while remaining poetic. this book feels like a conversation with an older person, who’s telling you about their life.
sirya's review against another edition
4.0
Per colpa mia che non ho letto bene la sinossi dando per scontato di cosa parlasse una biografia, sono rimasta un pò delusa dalla prima metà del libro. Pensavo che ci venisse presentata la storia di Freddie dall'infazia a come era diventato famoso invece ci troviamo subito nel vivo della carriera del cantante showman. L'amico, collega e manager di Freddie ci parla specialmente del lavoro che è stato fatto dai Queen analizzando come vennero scritti i testi e poi girati i video delle canzoni. Nella seconda parte invece iniziamo a conoscere di più Frederick, non solo con qualche breve accenno ma con descrizioni più lunghe del suo carattere e di cosa faceva per gli amici. Era un pazzo scatenato sul palco, eccentrico e stravagante che in casa amava stare in tuta, circondato da pochi fidati amici e dai suoi gatti a bere il Earl Grey. Una persona dal cuore enorme che riempiva le persone amate di regali senza volere niente in cambio oltre alla compagnia. Questo e tanto altro. Ho pianto nel racconto finale dei suoi ultimi mesi di vita e del funerale e ho ancora gli occhi lucidi a ripensarci. Forse non mi sarei unita ai suoi folli party post concerto pieni di droga ma sicuramente mi sarebbe piaciuto conoscerlo; non solo come artista ma come persona della vita quotidiana. Ho sempre amato i Queen e ringrazio i miei genitori per avermeli fatti ascoltare fin da piccola, di sicuro non smetterò adesso.
sofiazavoli's review
3.0
It was fun to know some stuff that happened behind the scenes, but it was a little boring.
olliemac24's review
5.0
Peter Freestone is one of the only sources I completely trust when it comes to Freddie, this was such a lovely insight to his life and his personality at home.
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