Reviews

La città dei vivi by Nicola Lagioia

lexybear's review against another edition

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dark reflective sad medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Loveable characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.0

npanchuelo's review against another edition

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challenging dark emotional sad fast-paced

3.0

tizianabooks's review against another edition

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4.0

Recensire i libri che riguardano fatti realmente accaduti è un affare spinoso, così come immagino sia scriverli.
C’è sempre il rischio che il testo sia troppo romanzato e quindi si perda l’attenenza ai fatti (o peggio che il fatto criminoso in esame venga quasi relegato ad un angolo, a pretesto narrativo per altro), oppure il pericolo è ricadere nel morboso regalando al lettore una dovizia di particolari che non sempre è utile o rispettosa nei confronti delle vittime del fatto, o – infine – il rischio è quello di scrivere una cronaca nuda e cruda dei fatti, qualcosa che può andar bene per un’inchiesta giornalistica ma è più complessa da “vendere” in un libro.
A peggiorare tutto quanto scritto in questa doverosa premessa, c’è che il fatto criminoso trattato in “La città dei vivi” – l’omicidio di Luca Varani – sia molto recente e molto vicino, tanto che ricordo ancora i servizi giornalistici a riguardo, la maniera in cui i programmi televisivi cercavano di scavare nel caso ad ogni orario del giorno e della notte pur di essere i primi a trovare qualche torbido particolare da rivendere agli spettatori, le interviste ai conoscenti di vittima e carnefici, lo sconvolgimento generale per un caso così efferato che sembrava più cronaca di altri Paesi.

Quindi, Lagioia è riuscito nell’arduo compito di creare un libro equilibrato sotto tutti questi punti di vista, ovvero fornire una sorta di ricostruzione dei fatti e al contempo renderla effettivamente fruibile per un lettore non appassionato di faldoni di tribunale?
Secondo me sì.

A parte una penna dallo stile essenziale ma mai manchevole di particolari per creare delle scene vivide nel riportare la storia, Lagioia si lancia qui e lì anche in riflessioni tanto importanti quanto potenzialmente “pesanti” su ciò che avviene in tutti noi nel momento in cui sentiamo parlare di casi di cronaca che hanno ampia eco: speriamo sempre di essere le vittime, ma non speriamo mai di non essere i carnefici – quasi fossimo assolutamente certi di non oltrepassare una linea netta (ma lo è davvero?) tra luce e ombra. Ma come è possibile avere ancora certezze simili quando a compiere un delitto non sono mafiosi di vecchia data, ma due persone qualsiasi?
Lo stile giornalistico viene mantenuto anche e soprattutto nel cercare un punto assolutamente equidistante nel narrare dei fatti accaduti: non si santifica la vittima per relegare i carnefici al ruolo di diavoli, ma pur mantenendo molto ben chiari i ruoli e non ricadendo mai nel “se l’è cercata” tanto caro ad alcuni giornali, si cerca di indagare sulle motivazioni più profonde – meno “da tribunale” – che potrebbero spingere due ragazzi di buona famiglia qualsiasi a uccidere per dissanguamento un loro coetaneo.
A tutto questo fa da sfondo Roma che, sentendo Lagioia, sembra quasi essere un mostro immortale capace di entrare nelle teste e nelle anime di chi lo abita, arrivando addirittura a corrompere alcuni dei suoi abitanti.

__costanza__'s review against another edition

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dark emotional informative reflective sad slow-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.25

3catsinatrenchcoat's review against another edition

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dark reflective sad slow-paced
  • Plot- or character-driven? N/A
  • Strong character development? N/A
  • Loveable characters? N/A
  • Diverse cast of characters? N/A
  • Flaws of characters a main focus? N/A

3.25

carolaf's review against another edition

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dark fast-paced

4.5

alicefracchia's review against another edition

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dark reflective sad tense fast-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? N/A
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.0

signorponza's review against another edition

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5.0

Per scelta, soprattutto negli ultimi anni, ho deciso di tenermi il più lontano possibile dalle storie di cronaca nera. Soprattutto perché trovo insostenibile il modo in cui vengono raccontate dai mezzi di informazione, in grado di trasformare tutto in curiosità morbosa o in scintille per alimentare il fuoco dell’odio, delle discriminazioni e delle strumentalizzazioni politiche. Ecco perché dell’omicidio di Luca Varani conoscevo giusto le informazioni essenziali e niente più, poiché me ne ero presto disinteressato. A distanza di qualche anno (l’omicidio è avvenuto nel 2016) è uscito La città dei vivi, di cui si è subito parlato molto bene, suscitando la mia curiosità (e quella di tante altre persone, visto il successo di vendite). La curiosità si è presto trasformata in lettura appassionata: ho iniziato e non riuscivo letteralmente a smettere. Se il mio orologio non mi avvisasse quando è ora di andare a dormire, probabilmente mi sarei ritrovato a stare sveglio tutta la notte per divorare ogni pagina scritta da Lagioia. L’ho comunque finito nel giro di pochissimi giorni senza fare le notti in bianco: la storia è di per sé incredibile, ma il modo in cui viene raccontata fa sì che il lettore non si trovi davanti a un “semplice” resoconto (comunque frutto di un lavoro di inchiesta notevole e approfondito) di un efferato omicidio, quanto piuttosto a una serie di interrogativi su chi siamo diventati tutti noi oggi. Nei comportamenti di Manuel Foffo, Marco Prato e delle altre persone coinvolte è possibile ritrovare frammenti di ciascuno di noi. Certo, le azioni di Foffo e Prato sono un eccesso inconcepibile per la maggiore parte di noi, un’assurdità che però alla fine è stata messa in pratica, ed è forse proprio il fatto che sia tutto accaduto veramente che spiazza, destabilizza le nostre certezze e ci fa sentire inevitabilmente coinvolti. Infine, sullo sfondo c’è un’altra protagonista: una Roma decadente, sempre più complicata e confusa, che chi ha potuto viverla (più o meno direttamente) in questi ultimi anni saprà sicuramente riconoscere.

Questa e altre recensioni nella mia newsletter mensile sui libri: https://bit.ly/ponzabook

giiuuls's review against another edition

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sad

3.75

mememusa's review against another edition

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3.75

I don't know why I was sure this would be an Italian In cold blood by Capote. It is a bright report tho.