Reviews

Convenience Store Woman by Sayaka Murata

ambeardillo's review against another edition

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3.0

This was more depressing than what I expected it to be tbh but still an interesting read!

alexeulrich's review against another edition

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mysterious reflective medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.5

lexi071's review against another edition

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inspiring lighthearted fast-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

3.0

jaunekeats's review against another edition

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fast-paced
  • Strong character development? It's complicated

4.25

goldenprose's review against another edition

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reflective sad fast-paced
  • Loveable characters? It's complicated

4.25

enzopilarta's review against another edition

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funny medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.75

Absurd yet lovely commentary on modern-day capitalistic society, and how it values people and production and systems.

allegra03's review against another edition

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informative lighthearted sad fast-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.0

shaybulms's review against another edition

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funny lighthearted fast-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.5

saswiese's review against another edition

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funny lighthearted reflective fast-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.0

ilariam's review against another edition

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4.0

È la "normalità" la chiave della felicità?

Keiko è una "diversa": il suo modo di vedere il mondo e interpretarlo, la sua incapacità di "sentire" come gli altri, sono sempre stati un problema, non tanto per lei, quanto per la sua famiglia, chiamata a rispondere per il suo bizzarro (agli occhi dei più) comportamento. Oggi forse si parlerebbe di un disturbo dello spettro autistico, però negli anni '80 non è una diagnosi usuale; per anni, quindi, Keiko si sforza di adeguarsi, ma con scarso successo, almeno fino a quando, a diciotto anni, non comincia a lavorare in un konbini. L'addestramento per i neo assunti prevede anche lezioni sulla mimica facciale, il tono di voce, il linguaggio da usare con i clienti, e per la prima volta nella sua vita Keiko sa finalmente cosa fare per essere come tutti gli altri. Sono passati circa 20 anni, e quello che normalmente è solo un lavoretto part time, è diventato per Keiko ciò che scandisce la sua intera esistenza, giorno dopo giorno. Anche quando non è al konbini, è come se il konbini continuasse ad essere con lei. Con il tempo ha imparato ad imitare il modo di parlare, di vestirsi e comportarsi dei suoi colleghi di lavoro, prendendo un po' dall'uno, un po' dall'altro; ormai sa "mimetizzarsi" piuttosto bene tra la gente "normale", anche se c'è ancora qualcosa di "stonato": ha quasi 40 anni e non si è mai sposata, né ha avuto alcuna sorta di relazione più o meno lunga. Forse è il caso di cercare di sistemare anche questo aspetto...

Pur essendo un romanzo estremamente giapponese, per ambientazione, usi e comportamenti, La ragazza del convenience store di Sayaka Murata affronta un tema attualissimo al di là delle latitudini, ossia l'eterno conflitto tra normalità e diversità, tra l'individuo e la società, tra il desiderio di essere se stessi e le pressioni a favore dell'omologazione. Il problema è fortemente sentito in una realtà rigida come quella giapponese, dove si prevede che la vita di ciascun individuo segua un percorso prestabilito, e dove il senso di comunità e responsabilità collettiva sono estremamente enfatizzati, eppure Keiko potrebbe essere ciascuno di noi.
C'è una crisi e c'è una risoluzione, e apparentemente può sembrare piuttosto contraddittorio che la via d'uscita da inossidabili convenzioni sia l'abbracciare senza remore l'altrettanto inflessibile e ripetitiva quotidianità di un konbini: in un certo senso, Keiko sceglie di rinchiudersi in una gabbia, che la fa sentire a suo agio e perfettamente al sicuro, ma è una gabbia che lei stessa sceglie per sé, andando contro quello che la famiglia e chi la circonda vorrebbe. In quest'ottica Keiko, che pure vuole una vita scandita nei minimi dettagli, in realtà è una sovversiva che ha il coraggio di decidere autonomamente, indipendentemente da qualsiasi sollecitazione esterna.

Un libro sicuramente consigliato.