A review by frahorus
La montagna dell'anima by Gao Xingjian

4.0

Profonda è la notte, tranquilla è la gente, brilla la luna, rare le stelle, a intonare il canto ci prepariamo.

Non so proprio come definire quest'opera... C'è un po' di tutto, soprattutto la vita dell'autore che si amalgama ai suoi viaggi veri e fantastici, alle sue esperienze d'amore e di amicizia... Pesante, molto dura la sua fuga dalla Rivoluzione Culturale, dove si bruciavano libri antichi e si distruggevano le usanze, le religioni, i templi e si scacciavano i monaci... e i letterati! Amici, potrei citare centinaia di bellissimi passaggi di questo straordinario libro, scritto con una ricercatezza poetica, piena di amore per la natura e per gli uomini... In sostanza l'autore fugge e cerca la misteriosa Montagna dell'Anima, chiede ospitalità dai vecchi contadini, rimane incantato dalle usanze dei paesi, vive le loro feste, medita con loro nei loro templi, riporta i loro canti popolari, prende nota dei loro racconti mitici e religiosi, fa tante amicizie... Ad un certo punto fa conoscenza anche con un gigantesco panda! Certo, inizialmente, quando apri il libro e vedi che ci sono ben 650 pagina rimani un attimo di sasso, ma quando ti addentri nella lettura non riesci più a smettere! Diciamoci la verità, a chi non piace sognare mondi mitici, a chi non piace scoprire cos'è la vera umanità? La semplicità delle persone, di incontri concreti? Spesso ho trovato, nel modo di narrare di Gao e delle esperienze che ha fatto delle forti somiglianze con Tiziano Terzani, il giornalista corrispondete dell'Asia...
A questo punto, devo per forza citare dei passi del libro, a costo di dilungarmi un pochino. Inizio citando un canto di un boscaiolo di Badong: "Profonda è la notte, tranquilla è la gente, brilla la luna, rare le stelle, a intonare il canto ci prepariamo. Se lungo, la notte si farà ancor più profonda, se corto, non si arriverà all'alba, né lungo né corto deve sembrare, per non far tardare gli altri cantanti. Primo: cielo, terra e acqua, secondo: sole, luna e stelle, terzo: cinque direzioni e campi, quarto: dea dei lampi, quinto: Pangu separa cielo e terra, sesto: i tre sovrani e i cinque imperatori e tutte le generazioni di re, settimo: leoni neri ed elefanti bianchi, draghi gialli e fenici, ottavo: il cane feroce a guardia della porta, nono: folletti di monti, foreste ed acque, decimo: tigri, leopardi, lupi e sciacalli, fate largo, spostatevi, a noi cantanti permettete di entrare nell'arena!". Un'ultima citazione: "L'io nel tu non è altro che il riflesso nello specchio, l'immagine capovolta del fiore nell'acqua. Se non entri nello specchio non riuscirai a tirar fuori nulla. Innamorato invano dell'immagine, non farai che compatirti."