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A review by anfribogart
Civiltà sepolte: il romanzo dell'archeologia by C.W. Ceram, Ranuccio Bianchi Bandinelli
4.0
Per ogni cosa c'è stata un'epoca in cui tutto (o quasi) era ancora da scoprire o da inventare, così è stato anche per l'archeologia. Nell'800 a quanto pare bastava leggere un libro antico (l'Iliade, la Bibbia o Erodoto), partire per l'oriente con due cammelli e quattro sherpa, piantare il piccone, e si scoprivano i resti di favolose civiltà. In questo libro un po' datato ma godibilissimo si raccontano le imprese mirabolanti dei pionieri dell'archeologia, tutte storie fantastiche che meriterebbero un film (in effetti li hanno già fatti, vedi Indiana Jones).
L'ultima sezione parla delle civiltà precolombiane, che di fatto, al momento della scoperta delle Americhe, erano dei fossili viventi (immaginiamo di sbarcare su un continente lontano e incontrare i Sumeri nel loro pieno fulgore). Purtroppo i conquistadores avevano scarso senso estetico e non si interessavano di storia, per cui oggi si sta scavando per riscoprire i resti di quelle civiltà che nel '500 erano fiorenti ma in pochi anni sono state cancellate e dimenticate.
L'ultima sezione parla delle civiltà precolombiane, che di fatto, al momento della scoperta delle Americhe, erano dei fossili viventi (immaginiamo di sbarcare su un continente lontano e incontrare i Sumeri nel loro pieno fulgore). Purtroppo i conquistadores avevano scarso senso estetico e non si interessavano di storia, per cui oggi si sta scavando per riscoprire i resti di quelle civiltà che nel '500 erano fiorenti ma in pochi anni sono state cancellate e dimenticate.