A review by lapantofola83
Great House by Nicole Krauss

4.0

Le quattro storie che si intrecciano più o meno strettamente attorno ad una massiccia scrivania fanno riflettere sulle relazioni e sulla comunicazione, su quanto sia difficile amare e condividere a parole esperienze ed emozioni. Ovviamente il libro è permeato di temi ebraici, la Shoah e il suo ricordo occupano un posto importante, ma quel che mi ha davvero colpita è la storia di Lotte e Arthur, per la nitidezza e la potenza evocativa con cui Nicole Krauss riesce a dipingere l’amore fra moglie e marito, dopo una vita passata insieme. Forse sono particolarmente sensibile all’argomento (mi domando spesso come si possa mantenere vivo e vero un sentimento dopo 40 e più anni di vita condivisa), ma resta che le pagine dedicate all’amore di Arthur per Lotte hanno toccato le corde più intime del mio cuore.

Lotte resta in un certo senso bidimensionale, come se non fosse una persona in carne ed ossa, ma solo una statua avvolta dai propri interminabili silenzi. Per contrasto, emerge con forza dall’amore di Arthur, un amore totale ma non totalizzante, immenso ma che proprio nei piccoli gesti meglio si esprime. La drammaticità di questo sentimento sta proprio nella sua quotidianità: Arthur la ama ogni momento, in ogni dettaglio anche insignificante della loro vita, la ama, la protegge e la rispetta, tanto da accettare quel segreto mai rivelato chiuso in un cassetto della sua grande scrivania.

Great House non è solo la storia di Lotte e Arthur, ma anche quella di Nadia, una scrittrice in crisi, di Aaron, un padre anziano con una rapporto conflittuale con il figlio minore, e di Leah e Yoav, due fratelli, figli di un antiquario che non riesce a dimenticare la persecuzione ebraica. In parte, a mio parere, le storie non riescono ad assumere una dimensione corale e il libro potrebbe quasi essere una raccolta di racconti più che un romanzo. Eppure l’insieme in qualche modo convince, probabilmente per la splendida scrittura di Nicole Krauss.

Tratto da La Pantofola Digitale.