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A review by primix
Un'estate con la Strega dell'Ovest by Kaho Nashiki
emotional
lighthearted
relaxing
medium-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? No
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? Yes
3.0
"Un'estate con la strega dell'Ovest" è un libro perfetto per evadere un pochino e immergersi nella magia degli angoli remoti del Giappone, fatti ancora di natura incontaminata e di nonnine che preparano dolci con le uova fresche raccolte nel pollaio al mattino. La storia è incentrata sul rapporto tra una bambina che ha bisogno di prendersi una pausa dalla vita quotidiana (che sì, può essere pesante anche per i bambini: non si parla mai apertamente di bullismo, ma lo si lascia intendere) e sua nonna che cerca di insegnarle come affrontare le giornate, una dopo l'altra. Non bisogna dare troppa attenzione al quadro generale: sono le piccole cose che fanno la differenza sul lungo termine.
L'atmosfera che si respira tra le pagine è delicata, forse anche troppo. Nessuno dei temi che vengono messi sul piatto viene mai approfondito, rimane tutto un po' vago. Da un lato questa scelta rende il libro molto leggero, dall'altro avrei preferito che alcune cose venissero indagate un po' di più e che alcune domande trovassero una risposta (qualcuno ha detto Genji? Stava davvero espropriando il terreno? Perché la nonna continuava a voler vedere del buono in lui?). Molto godibile ma penso mi abbia lasciato poco, purtroppo. Non si distingue da altri libri giapponesi del suo genere che fanno più o meno la stessa cosa, ossia raccontare una storia in modo leggero, che intrattiene, ma senza approfondire né tematiche né personaggi. Sia chiaro, a me piacciono molto e li trovo perfetti per dei momenti in cui ci si vuole solo rilassare e si cerca una lettura confortevole, ma a mio parere non offrono molto di più.
L'atmosfera che si respira tra le pagine è delicata, forse anche troppo. Nessuno dei temi che vengono messi sul piatto viene mai approfondito, rimane tutto un po' vago. Da un lato questa scelta rende il libro molto leggero, dall'altro avrei preferito che alcune cose venissero indagate un po' di più e che alcune domande trovassero una risposta (qualcuno ha detto Genji? Stava davvero espropriando il terreno? Perché la nonna continuava a voler vedere del buono in lui?). Molto godibile ma penso mi abbia lasciato poco, purtroppo. Non si distingue da altri libri giapponesi del suo genere che fanno più o meno la stessa cosa, ossia raccontare una storia in modo leggero, che intrattiene, ma senza approfondire né tematiche né personaggi. Sia chiaro, a me piacciono molto e li trovo perfetti per dei momenti in cui ci si vuole solo rilassare e si cerca una lettura confortevole, ma a mio parere non offrono molto di più.