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A review by ladypalma
La piccola comunista che non sorrideva mai by Lola Lafon
3.0
Era da tempo che volevo approfondire la figura di una delle ginnaste più celebri al mondo, per cui quando ho trovato questo titolo sono rimasta subito molto incuriosita. La vita della rumena Nadia Comaneci viene ripercorsa dalle origini, con un focus interessante su cosa significa essere una piccola sportiva vincente anche nel contesto della Guerra Fredda. Ho apprezzato il modo in cui è stato dipinto il mondo rumeno e più in generale comunista, senza fare sconti neanche al blocco occidentale. La narrazione è inframmezzata spesso da stralci di conversazione tra l'autrice e la ginnasta stessa, volti a mostrare aggiunte, particolare e anche opinioni su quanto appena letto in maniera romanzata. Questa parte metatestuale è molto utile a dare credibilità e forza storica al testo; ma, a causa della sua forse eccessiva ingerenza, va a spezzare la fluidità della lettura.
Se i primi anni di Nadia sono seguiti con una certa cura fino alle Olimpiadi di Montreal, sul dopo ci sono invece alcune lacune. Solo vaghissimi accenni al figlio di Ceasescu, praticamente nulla sulla vita dopo l'arrivo in America (cosa che, proprio in virtù della contrapposizione tra est e ovest sarebbe stata interessante) e, soprattutto, neanche una menzione per sbaglio a Bart Conner.
È stata una lettura che mi ha dato spunti utili e informazioni nuove... ma non quante speravo. In sostanza, mi è parso un lavoro incompleto.
Se i primi anni di Nadia sono seguiti con una certa cura fino alle Olimpiadi di Montreal, sul dopo ci sono invece alcune lacune. Solo vaghissimi accenni al figlio di Ceasescu, praticamente nulla sulla vita dopo l'arrivo in America (cosa che, proprio in virtù della contrapposizione tra est e ovest sarebbe stata interessante) e, soprattutto, neanche una menzione per sbaglio a Bart Conner.
È stata una lettura che mi ha dato spunti utili e informazioni nuove... ma non quante speravo. In sostanza, mi è parso un lavoro incompleto.