A review by libri_e_cappuccini
Robin Hood: il principe dei ladri by Alexandre Dumas

1.0

Trotta galoppa, trotta galoppa (se non lo avete letto con la voce di Barbascura siete cattive persone) può essere il riassunto di questo libro. O almeno della prima parte di sicuro. Non fanno altro che andare avanti e indietro dal castello alla foresta senza soluzione di continuità. Si fanno arrestare, evadono e si fanno arrestare di nuovo. Personaggi che mettono in moto tutta la narrazione che poi scompaiono nel nulla nella seconda metà della storia. Gente che muore, perfino il cane ci lascia le penne.
Il povero cane!
Robin è un arciere formidabile e riesce a colpire l'antenna di una mosca dall'altra parte della foresta mentre è bendato e di spalle.
Lady Marian è una dolce fanciulla pura e onesta che preferisce uccidersi piuttosto che soccombere alle avances di un altro uomo, ma il nostro baldanzoso eroe arriva al momento giusto e la salva.
Ma non mi dire.
Sinceramente mi aspettavo un po' di più da questo libro. Noioso, ripetitivo, un po' cringe in alcuni punti e non mi sembra che abbia un'effettiva trama, sembra più una sorta di racconto di eventi accaduti, un prologo per delle prossime avventure, quelle dove effettivamente ci sarà Robin Hood come lo abbiamo sempre immaginato, che ruba ai ricchi per dare ai poveri.
Ah, quasi mi dimenticavo di aggiungere che mentre la povera Marian sta a casa a fare la calzetta, Robin va avanti e indietro dal castello amoreggiando con Maude, così, per bontà d'animo e gratitudine.
Unica nota positiva Fra Tuck, che ama menare la gente col suo bastone, ama bere e ama mangiare. Il mio spirito guida.
Sinceramente non lo consiglio a nessuno, potete vivere felici e contenti conoscendo solo la versione furry