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A review by libri_e_cappuccini
Starling House by Alix E. Harrow
emotional
funny
hopeful
inspiring
mysterious
reflective
tense
medium-paced
- Plot- or character-driven? Plot
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? It's complicated
5.0
Starling House è IL libro, come ogni libro dovrebbe essere secondo me. C'è la storia d'amore, c'è il mistero, c'è il dramma, c'è il sangue, il banter tra i personaggi, la piccola città piena di gente antipatica e antiquata, la famiglia che si è arricchita sulle spalle dei poveri lavoratori, le donne sminuite e isolate, un'adolescente che ha dovuto crescere in fretta per badare al fratellino, un ragazzo che deve portare addosso un peso troppo grande per lui, due solitudini che si trovano e che si fanno compagnia. La protagonista è forte, determinata, intraprendente, non accetta no come risposta e combatte con le unghie e con i denti per quello di cui ha bisogno. Il protagonista è un giovane uomo solo, triste, malinconico, segregato in una casa posseduta che è la sola compagna della sua solitudine. Questo libro è grumpy x grumpy, lui è depresso, lei pure sotto sotto, ma si trovano e si danno una mano ad uscire dal baratro. I personaggi secondari lo sono solo di nome, Jasper, Bev, Charlotte, sono essenziali per il libro e senza di loro non sarebbe la stessa cosa. Quando Bev abbraccia Opal ho pianto, lo ammetto, e quando Opal dice "Jasper might sulk or swear at me [...] but he would never turn his back and leave me like this", pure. I personaggi crescono, si evolvono, Opal impara che non è sola al mondo, che ha sempre avuto una casa perché ha sempre avuto persone che la amavano, impara che Jasper non è una sua responsabilità, ma che sono responsabili l'uno dell'altra, Arthur impara che non è solo, che Starling House non è una maledizione, ma può essere una casa, se hai le persone giuste con cui condividerla. Starling House è un fantasy gotico, e come tale possiede tutti quei tratti di fantasia che definiscono il genere: case possedute, mostri fatti di nebbia, spade mistiche, ma è anche la storia di come i peggiori mostri siano quelli del mondo reale e che per sconfiggerli ci vuole più di una spada e di un gran fegato. Il finale è perfetto, come il resto del libro, Opal, Arthur e la loro found family combattono il sistema, danno una svegliata alla città addormentata, si creano un futuro e una casa con le loro forze. E vissero per sempre felici e contenti nella loro casa sognante con un gatto che, stranamente, somiglia ai mostri che avevano combattuto. P.s. ma quanto è bello e originale, finalmente, che il protagonista maschile non sia un bono, dark aired, misterioso dagli occhi di ghiaccio e bla bla come tutti gli altri? Sapevo che avrei amato Arthur appena è stato descritto come "an underfed crow wearing a button-up that doesn’t quite fit, his shoulders hunched against the seams. His face is all hard angles and sullen bones split by a beak of a nose, and his hair is a tattered wing an inch shy of becoming a mullet"(nella mia mente lo immagino come Sam Riley, che per me in realtà è un fresco, ndr)