A review by walking_reader
Dagboek van Serafino Gubbio, cameraman by Luigi Pirandello

3.0

Il romanzo è ambientato a Roma e vede protagonista Serafino Gubbio, che di lavoro fa l'operatore cinematografico: è quindi colui che sta dietro la telecamera e che gira la manovella per riprendere una scena (siamo ai primi del '900 e le macchine da presa erano ancora meccaniche).

La storia è il pretesto per Pirandello per fare una critica forte alla modernità delle macchine e all'alienazione che portano con sé. A questo si aggiunge la tematica dello scontro tra cinema e teatro e la riflessione sulle tematiche dell'identità che verranno poi sviluppate e sviscerate in Uno Nessuno Centomila.

Diciamolo, Pirandello è un po' Boomer in questo libro, però è pienamente comprensibile lo sgomento di fronte ad un mondo che cambia così in fretta e così profondamente proprio a causa dell'avvento delle tecnologie modene e l'autore da voce a tutti quei dilemmi che ancora oggi, magari con modalità diverse, sono al centro delle discussioni sulla nostra società.

Il romanzo è anche interessante per il fatto che ci permette di sbirciare un po' nel mondo della cinematografia dei primi del secolo scorso, ambientazione che non è così facile trovare in letteratura.