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A review by elisa13
Hopeless by Elsie Silver
4.0
Arrivata all’ultimo capitolo di questa serie, non mi sorprende di rimanere un po’ emozionata. Dopo 5 libri e diversi personaggi, con le loro relative storie, sarebbe difficile l’inverso.
Per quanto sia Beau che Bailey siano due personaggi che è difficile non amare, rimangono però a un posto molto più basso rispetto ad altri.
Beau è l’ex soldato che deve avere tutto sotto controllo, con diversi problemi, tra cui un DPTS. L’autrice ha trattato magistralmente questo disturbo, senza farlo risultare troppo pesante, ne entrando in merito clinico, spiegandolo semplicemente attraverso azioni e reazioni dei personaggi. È il classico golden boy che da tante cose per scontate, a cui tutto è permesso e tutto è perdonato.
Bailey è la ragazza che è cresciuta nelle difficoltà e che ha dovuto tirarsi fuori dai problemi da sola, che ha sempre dovuto contare su se stessa e sulle sue forze. Ha voglia di evadere e di crearsi una vita tutto nuova, un muovo inizio dove nessuno la conosce o la metta in causa per il suo nome.
Sono die personaggi quasi speculari: lui intrappolato nelle aspettative della sua famiglia e di un’immagine che si è costruito nel tempo, lei strangolata da una realtà che la castiga per errori non suoi; lui con molta esperienza, lei ingenua e fresca; lui chiuso ermeticamente, lei una sfilza di domande e frasi inopportune nei momenti più disparati.
La loro storia mi ha portata attraverso situazioni comiche e serie, in un crescendo di emozioni che non mi ha permesso di captare prima il tourning point, il pinto in cui tutto sarebbe inevitabilmente crollato. E quando è arrivato ho compreso profondamente il cambio, il tradimento percepito dalla protagonista. Ho apprezzato la maniera in cui i due hanno sviluppato il loro rapporto, nel reciproco rispetto dei propri tempi; con la leggerezza dell’età di lei e della sua discutibile curiosità, e con l’incrollabile sicurezza di lui.
Lo stille di scrittura della Silver si conferma essere la mia nuova addiction. Scorrevole, frizzante, semplice e coinvolgente. Non vedo l’ora di catapultarmi in una delle sue prossime serie e di innamorarmi nuovamente dei suoi personaggi.
Per quanto sia Beau che Bailey siano due personaggi che è difficile non amare, rimangono però a un posto molto più basso rispetto ad altri.
Beau è l’ex soldato che deve avere tutto sotto controllo, con diversi problemi, tra cui un DPTS. L’autrice ha trattato magistralmente questo disturbo, senza farlo risultare troppo pesante, ne entrando in merito clinico, spiegandolo semplicemente attraverso azioni e reazioni dei personaggi. È il classico golden boy che da tante cose per scontate, a cui tutto è permesso e tutto è perdonato.
Bailey è la ragazza che è cresciuta nelle difficoltà e che ha dovuto tirarsi fuori dai problemi da sola, che ha sempre dovuto contare su se stessa e sulle sue forze. Ha voglia di evadere e di crearsi una vita tutto nuova, un muovo inizio dove nessuno la conosce o la metta in causa per il suo nome.
Sono die personaggi quasi speculari: lui intrappolato nelle aspettative della sua famiglia e di un’immagine che si è costruito nel tempo, lei strangolata da una realtà che la castiga per errori non suoi; lui con molta esperienza, lei ingenua e fresca; lui chiuso ermeticamente, lei una sfilza di domande e frasi inopportune nei momenti più disparati.
La loro storia mi ha portata attraverso situazioni comiche e serie, in un crescendo di emozioni che non mi ha permesso di captare prima il tourning point, il pinto in cui tutto sarebbe inevitabilmente crollato. E quando è arrivato ho compreso profondamente il cambio, il tradimento percepito dalla protagonista. Ho apprezzato la maniera in cui i due hanno sviluppato il loro rapporto, nel reciproco rispetto dei propri tempi; con la leggerezza dell’età di lei e della sua discutibile curiosità, e con l’incrollabile sicurezza di lui.
Lo stille di scrittura della Silver si conferma essere la mia nuova addiction. Scorrevole, frizzante, semplice e coinvolgente. Non vedo l’ora di catapultarmi in una delle sue prossime serie e di innamorarmi nuovamente dei suoi personaggi.