A review by shieymn
Constance by Patrick McGrath

2.0

La narrazione alterna due punti di vista contrapposti, quelli della protagonista Constance e del suo borioso marito. Lui è convinto che lei sia una nevrotica senza speranza, lei pensa che il proprio padre sia la causa di tutti i mali e che il marito ne sia una replica soffocante. Tutto sommato non c’è altro.

La protagonista è abbastanza simpatica, insofferente per partito preso, un po’ punk. Non è chiaro se l’autore abbia inserito il punto di vista esterno, focalizzato sul marito, pensando di oggettivare le informazioni; senza dubbio è riuscito a creare un personaggio abbastanza irritante da giustificare il perenne fastidio di lei. La storia è priva di riferimenti temporali, ambientata a New York ma in una dimensione irreale, come una favola inquietante. Purtroppo è tutto qua, e raggiunta la metà il romanzo ha già dato tutto quello che aveva da offrire. Si trascina alla conclusione perdendosi in inutili tramacci familiari che rovinano l’atmosfera misteriosa costruita nella prima parte.