A review by printempsdesens
Creatura di sabbia by Tahar Ben Jelloun

4.0

Camminiamo in una piazza a Marrakech, ne guardiamo i colori, ne respiriamo i profumi, ne udiamo i rumori e scorgiamo piccola folla si è radunata attorno ad un cantastorie che brandisce dei diari e promette una storia che ha il sapore di una leggenda e allora noi incuriositi ci sediamo per metterci all’ascolto. 
Ma quando la frattura tra l’identità privata e quella pubblica del nostr* protagonista arriva al punto di rottura la voce scompare come l*i - subentrano altri narratori che pretendono di sapere la vera versione della storia. Le vicende passano di cantastorie in cantastorie, da un uomo cieco ad una donna anziana che provano a dare un finale alla storia. Da qui il libro assume un carattere onirico, strizza l’occhio ai sogni di Borges e alle vicende di un intero popolo. La storia individuale di Zahra si mescola con quella pubblica di un intero popolo,  si perde nei meandri della città, scivola nei tubi dei canali ma alla fine niente di tutto questo succede davvero.