A review by leggocomemangio
Lingua madre by Maddalena Fingerle

5.0

Tempo di lettura: quello dilatato dei pensieri
Cosa vi serve: una dizionario

Questo libro è stato acqua. Acqua da bere, acqua indispensabile per fare la birra, acqua per lavarsi, acqua che ustiona, acqua che va di traverso. La conoscessi di persona Maddalena Fingerle le direi: “Ma sei matta a farmi entrare così dentro la testa di una persona? Ti prego, scrivi subito altri dieci libri almeno!”.
Questo è un libro pensato, non sbaglia un dettaglio, un colpo di scena, non sbaglia una parola. È un lungo stream of consciousness (fortunatamente con punteggiatura e ritmo perfetto!) del protagonista Paolo Perscher, che racconta la sua vita dall’infanzia all’età adulta. Figlio di padre afasico e di madre che gli sporca le parole, Paolo mangia e vive il lessico alla ricerca di parole pulite. Io, che mi mangio le parole e che ho sofferto come Paolo, mi sono ritrovata avvolta completamente nella sua spirale. Fra Bolzano, terra natia odiata, e Berlino, terra promessa tanto amata, Paolo ci parla della sua continua ricerca di pulizia lessicale che è sinonimo (in parte) di ricerca della felicità. Paolo infatti incontra nel suo cammino Mira di Pienaglossa “che gli pulisce le parole” e se ne innamora.
Mi fermo qui perché non voglio spoilerare oltre, vi dico solo che sono commossa per cotanta perfezione lessicale, persino nei nomi dei personaggi. Mi devo solo un attimo riprendere dalle ultime pagine.

Leggetelo, fatevi un regalo!