A review by dely_dd
Congo by David Van Reybrouck

5.0

Tanto di cappello a David van Reybrouck per essere riuscito a mantenere la mia attenzione e interesse per 700 pagine. Non è da tutti, soprattutto quando si tratta di un saggio.

L'autore ci racconta la storia della Repubblica Democratica del Congo (altresì chiamata Congo belga o Congo-Kinshasa) dal 1870 al 2010. Si va dal colonialismo belga ai conflitti ancora in atto con il Ruanda nella zona del Kivu nel nord-est del paese. Nonostante le 700 pagine è una lettura scorrevole perché Reybrouck non è soltanto un ottimo narratore, ma ci racconta la storia del Congo accennando anche alla musica e allo sport o ai tanti predicatori carismatici che si sono susseguiti e che hanno ancora molti accoliti. Questo aiuta a prendere per un attimo fiato da tutta la violenza e le ingiustizie di cui si parla nel libro e che hanno caratterizzato la storia di questo immenso paese.

Il Congo è sempre stato sfruttato da chiunque per gli alberi di caucciù, l'avorio, ma soprattutto per i suoi giacimenti minerari, partendo dai portoghesi, ancor prima dei belgi, e arrivando fino alla Cina e il Ruanda. La RD del Congo non è mai riuscita a svilupparsi perché la popolazione è sempre stata sottomessa e sfruttata, anche dai primi presidenti congolesi votati democraticamente ("democraticamente" per modo di dire perché ancora oggi ci sono imbrogli elettorali), più interessati ad arricchirsi che al benessere del popolo.

La prosa fluida e accattivante lo rende un libro scorrevole nonostante la mole, ma non è una lettura facile perché il Congo ha vissuto, e vive ancora, molte ingiustizie che hanno portato a violenze inaudite. I paesi occidentali non gli hanno mai permesso di svilupparsi (il Congo non produce quasi niente, deve importare tutto, va avanti con fondi esteri del FMI e Onlus occidentali che aiutano sul territorio) perché interessati esclusivamente allo sfruttamento delle ricchezze del sottosuolo.

Riuscirà mai il Congo ad essere completamente indipendente senza avvoltoi pronti a sfruttarlo?
Foto scattata ieri 13 febbrario 2024 a Kinshasa:
Kinshasa