A review by ileniazodiaco
Domani nella battaglia pensa a me by Javier Marías

2.0

Una pantagruelica pippa mentale, condita da un fraseggio elegante, alcune riflessioni sulla morte abbastanza sentenziose da essere inserite sui social con l’ottica di rimorchiare e commenti misogini lanciati come coriandoli il martedì grasso. Il protagonista ha l’empatia di un bulbo non ancora interrato, è uno stalker ossessionato dalle nuche e dalle cosce delle ragazze, celando il tutto dietro una preoccupante pedanteria per Shakespeare. Il problema è che non è l'unico uomo così all'interno del libro.

Concedo a Marias ancora qualche altro tentativo perché voglio credere che la creazione di personaggi di scolo non rifletta la sua personalità come autore. Spero che sia solo il classico romanzo ombelicale di ogni grande scrittore in crisi da esercizio di stile.

P.S. Trovo esilarante che questa sia una delle citazioni più famose del libro: «Ciò che commuove di più, in un romanzo, è riconoscere situazioni ed emozioni vere che sapevi ma non sapevi di sapere». Quando letteralmente spero nella vita di non provare mai nemmeno un’ombra dell’incuranza del narratore che confonde tute le emozioni degli altri con le sue, abbassando la prospettiva sempre su un unico piano: quella del suo bassoventre.