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A review by marinacka17
The Vegetarian by Han Kang
4.0
Pubblicato in Sud Corea nel 2007, The vegetarian di Han Kang è stato pubblicato in lingua inglese solo nel 2015, grazie all'intercessione della sua traduttrice Deborah Smith, dalla Portobello books, casa editrice britannica.
Yeong -hye è una casalinga malinconica che, a seguito dei continui incubi notturni che la perseguitano decide di diventare vegetariana. Questo suo percorso distruttivo, pian piano la porta a non mangiare più nulla tanto da farsi morire di fame nella speranza di diventare un albero.
Il racconto è diviso in tre parti raccontate da tre punti di vista differenti; la prima è narrata in prima persona dal marito anafettivo di Yeong-hye, la seconda dal cognato, che ossessionato dalla 'voglia' che le marca il corpo, la coinvolge in una spirale artistico-erotica nella quale l'unico interesse della protagonista non è il sesso ma è raggiungere l'estasi 'vegetale'.
L'ultima parte è raccontata dalla sorella di Yeong-hye, che conclude (ma non in maniera definitva) il percorso della donna verso la morte per denutrizione volontaria.
In tutte le fasi del racconto il personaggio di Yeong-hye oscilla tra la ferma coscienza della scelta che ha intrapreso e la completa incoscienza di quello che succede attorno a lei, portando anche gli altri personaggi del racconto a dubitare della sua attuale sanità mentale.
E' un romanzo atipico, scritto in maniera brillante e cruda. Ogni frase ha il pathos di un thriller psicologico, che indaga nel profondo la psiche del personaggio principale e di coloro che le stanno intorno.
Yeong -hye è una casalinga malinconica che, a seguito dei continui incubi notturni che la perseguitano decide di diventare vegetariana. Questo suo percorso distruttivo, pian piano la porta a non mangiare più nulla tanto da farsi morire di fame nella speranza di diventare un albero.
Il racconto è diviso in tre parti raccontate da tre punti di vista differenti; la prima è narrata in prima persona dal marito anafettivo di Yeong-hye, la seconda dal cognato, che ossessionato dalla 'voglia' che le marca il corpo, la coinvolge in una spirale artistico-erotica nella quale l'unico interesse della protagonista non è il sesso ma è raggiungere l'estasi 'vegetale'.
L'ultima parte è raccontata dalla sorella di Yeong-hye, che conclude (ma non in maniera definitva) il percorso della donna verso la morte per denutrizione volontaria.
In tutte le fasi del racconto il personaggio di Yeong-hye oscilla tra la ferma coscienza della scelta che ha intrapreso e la completa incoscienza di quello che succede attorno a lei, portando anche gli altri personaggi del racconto a dubitare della sua attuale sanità mentale.
E' un romanzo atipico, scritto in maniera brillante e cruda. Ogni frase ha il pathos di un thriller psicologico, che indaga nel profondo la psiche del personaggio principale e di coloro che le stanno intorno.