A review by dajna
Tutti gli uomini sono bugiardi by Alberto Manguel

3.0

Si legge in una volta sola, se non dovete subire interruzioni come la sottoscritta.
Al contrario di quanto dice il titolo non ci sono bugiardi, ma solo punti di vista, sogni e ricordi differenti. Il romanzo è diviso in 4 sezioni, con 4 voci narranti, che ci illustrano la vita e la morte del sig. Bevilacqua. L'uomo è un italiano emigrato a Buenos Aires, come tanti. Come tanti incrocia una rivoluzione, la repressione. Come altri si diletta nella scrittura, ma senza successo: il suo unico prodotto di gloria pare essere un'attribuzione indebita, un errore. Bevilacqua prima non ha la forza di chiarire l'equivoco, poi gli manca il tempo: il suo cadavere verrà trovato su un marciapiede di Madrid.
Ma chi è, esattamente, questo signore? Cosa ha fatto prima di arrivare in Spagna? Che lavoro aveva, che persone frequentava? L'amante lo racconta come eroe passionale, il conoscente come persona semplice che si nota poco. La narrazione mi ricorda tanto [b:Sostiene Pereira|562212|Sostiene Pereira|Antonio Tabucchi|https://d202m5krfqbpi5.cloudfront.net/books/1307272872s/562212.jpg|114009] nello stile del "si dice che", ma la trama deve molto a Pirandello e al classico [b:Uno, nessuno e centomila|20749679|Uno, nessuno e centomila|Luigi Pirandello|https://d202m5krfqbpi5.cloudfront.net/books/1391814235s/20749679.jpg|40081312], in cui il protagonista continua a cambiare in base alle persone che lo frequentano. Come è possibile che Bevilacqua sia al contempo torturato e torturatore? Chi ha ragione? Chi ha le prove per identificare quel cadavere sul marciapiede? Ma anche: perché e come, su quel marciapiede, c'è finito?
Romanzo interessante, coinvolgente, un giallo inusuale sullo sfondo dell'Argentina dei desaparecidos.