A review by doma_22
L'indovina di Istanbul by Michael David Lukas

4.0

L'unica cosa che ha frenato la mia valutazione finale, non dando tutte le 5 stelline, è stato il finale.
Anche se non è male, mi sembra che sia rimasto in aria, anzi che sia terminato all'improvviso.
Ho proprio avuto la sensazione che, dopo tanta "lentezza", tutto sia precipitato e finito di botto.
Ma andiamo per ordine: la piccola protagonista di questo romanzo che ci riporta indietro nel tempo, a fine 1800, è Eleonora Cohen.
Il romanzo è ambientato a Costanza per una piccola parte, quella iniziale, per poi spostarsi a Istanbul.
Eleonora nasce nel 1877, in una famiglia ebrea e sin da subito la sua vita è segnata dalle difficoltà: la madre muore di parto.
Rimasta orfana di madre cresce con il padre e la matrigna Ruxandra, la sorella di sua madre. Sin da subito si notano le sue particolari doti: una notevole memoria e sopratutto, la capacità di leggere in diverse lingue.
Quando il padre deve affrontare un viaggio di lavoro a Istanbul che lo terrà lontano da casa per diversi mesi, Eleonora non resiste e si imbarca anche lei in questa "avventura".... nel vero senso della parola perché si nasconde in un baule e si fa tutto il viaggio in nave da "clandestina", chiusa nella stiva mangiando caviale... per poi farsi notare dal padre la mattina dell'arrivo a Istanbul.
Non è tanto credibile, lo so, ma così scritto e descritto bene che si dimentica facilmente.
Come non è credibile la reazione del padre, ma va bene, passiamo sopra anche su questo, non è importante....
Da qui in poi la storia si fa più interessante ed intrigante. Andiamo a passeggio con Eleonora, il padre e l'amico Bey per le strade di Istanbul, viviamo l'atmosfera delle strade nella parte europea, i vicoli e lo scandire delle ore e del tempo del Ramadan.
La narrazione a questo punto si intreccia con quella del Sultano, la vita a palazzo, la storia dell'Impero.
In un tragico incidente Eleonora perde il padre e si chiude in se stessa. Solo la lettura, la tranquillità della biblioteca in casa dell'amico del padre che la accoglie e lo studio con il reverendo Muehler, l'aiuteranno a superare il lutto.
Tra parti "inventate" e fatti storici realmente accaduti, la svolta definitiva, cioè la scelta di Eleonora. Perché? Scompare....ma almeno le facciamo spiegare il motivo? Mi sarebbe piaciuto saperlo e, questa volta, non riesco nemmeno ad immaginarlo.
Peccato, secondo me avrebbe arricchito di più la narrazione... ottima di per se, piena di descrizioni e delle riflessioni e dei sentimenti di Eleonora.

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