A review by frahorus
Bianca come il latte, rossa come il sangue by Alessandro D'Avenia

1.0

Mani in faccia! Non so da dove iniziare... L'autore ha deciso di narrarci questa "storia d'ammoooooreeee" (anzi, un triangolo amoroso) dalla viva voce del protagonista adolescente (vi giuro, ho pensato piu' di una volta di interrompere la lettura, davvero troppo superficiale e banale). Ma tale scelta stilistica da adolescente ribelle non funziona. Per niente. Fosse solo per lo stile chiuderei un occhio. E invece c'è di peggio. Storia e personaggi banali e superficiali (ma sono esseri umani o marionette?), poesie rubate dai Baci Perugina, la storia strappalacrime della ragazza malata di leucemia affrontata con una superficialità allarmante, lui che la ama senza che lei lo sappia per poi innamorarsi della sua migliore amica (che glielo aveva fatto capire in mille modi che gli piaceva ma lui nisba!). Non so se proseguire ma sinceramente mi aspettavo alti livelli da un prof di italiano mi pare. Ad esempio prendiamo un suo collega, Daniel Pennac. Non so se mi spiego. Non ci sono paragoni. Scrivere in modo "popolare" non significa distruggere la lingua italiana per sforzarsi di apparire ggggggiovani.