A review by itsronnie
The Storm of Echoes by Christelle Dabos

Through the tears and the sobs devo alzare una mano di sconfitta e dire HEAR ME OUT…

Da persona maniaca del controllo avevo già letto le reviews e mi aspettavo un disastro atomico… cosa che effettivamente nello sviluppo finale della trama si è dimostrato. È stato tipo “okay ho capito… capisco… no aspetta non penso di aver capito”. Mi sembrava di essere al mercato a farmi vendere una mela spacciata per una pesca da un ottimo fruttivendolo. Io quella mela ero convinta di averla vista, ma a momenti dicevo “boh ma magari davvero è una tipologia di pesca mai vista prima”.
EPPURE vorrei sedermi a questo tavolo e dirvi “dio ho odiato questo libro buttatelo alle fiamme spreco della mia vita”, ma mentirei di fronte alla profusione di liquido lacrimale che mi ha riguardato attraverso le ultime 50 pagine.

La verità ultima e massima è che è un libro coerente a tutto ciò che sono stati gli altri 4. Dal primo in un tortuoso viaggio incasinato verso la fine non potevo aspettarmi una perfetta correzione, una trama che magicamente si riconnettesse. Cioè in gran parte l’ha fatto… in una maniera raffazzonata, ma ha riconnesso i principali problemi. L’ha fatto bene? Per nulla, porca miseria. Mi aspettavo di meglio? Per nulla, insomma non possiamo premiare l’autrice di una costruzione stabile sin dall’inizio.

I due pilastri centrali che ho trovato coerenti in tutto lo sviluppo (e checchè se ne dica io lo sviluppo personaggio l’ho visto, la tipologia di scrittura estremamente superficiale sulle cose ovviamente non permette il deep dive necessario per comprendere tutti gli inner workings della questione) sono Ofelia e Thorn ovviamente. Ouch finale che ancora fa male, ma [MINI SPOILER ma not really] si capiva dall’inizio che sarebbero stati star crossed, tragic lovers doomed by the narrative lashed onto them come un cane rabbioso. Purtroppo questa coppia di due mal assortiti è riuscita penso attraverso uno sviluppo organico di relazione a prendersi un posto tutto proprio nel mio ahimè triste cuoricino. Ogni volta che erano insieme una parte di me prudeva fino a che non interagivano, I longed for their scenes more than I’d like to admit. Sarà il mio problema (dipendenza) dalle relazioni come loro molto enemies to lovers, però on god penso anche io di aver sviluppato dei sentimenti per il burbero uomo del nord. Ha messo da parte tutte le barriere e senza mai far pesare niente ha sempre accettato il suo destino, per la prima volta sicuro di essere visto nella maniera giusta.
Ofelia in questo ultimo libro è stata la sua versione più convincente, insomma la scrittura dell’autrice non l’ha aiutata a farcelo capire, ma MY HOMIE IO TI HO CAPITA, you gotta count on me, io ho letto il non scritto. Spero che riesca nella sua missione finale, anche se odio gli open end books: sono una pessimista è ovvio che penserò sempre alla peggiore fine possibile.
Quindi niente sono molto triste, non leggevo una serie da un sacco, questa mi ha lasciata con un pugno nello stomaco. Tristemente alle leggi di internet per cui vorrei sentirmi above gli hype di booktok e bookstagram, stavolta I kinda get it. Non so dirvi che cosa sia honestly, ma ho camminato attraverso questa serie con una partecipazione e una leggerezza che non sentivo da tempo leggendo fantasy. Ora trattenendo a sob per le ingiustizie subite a causa degli ultimi capitoli cercherò di riprendere la mia vita ripensando a tutti i momenti Thornfelia che ci sono stati donati in realtà estremamente plain; insomma Christelle non ti chiedo cose troppo in là ma dovevo immaginarmi sti due cristi baciarsi da sola perché era tutto metaforico in questo ultimo, mani tra le mani mai dette, non so un poco di descrizione affettiva di più non ammazza o AT THE VERY LEAST più capitoli dal Thorn POV, queste cose non te le perdono.
Chiudo dicendo che per la loro fine tragica trovo che ascoltare If This Was A Movie di Taylor Swift mi faccia ancora più male (ho nella mia testa una specifica playlist di canzoni che d’ora in poi mi faranno pensare a loro… Understand di Keshi ti guardo dritta negli occhi), I will never get over them, buona giornata a tutti tranne a Christelle Dabos.