A review by caramels
L'amico ritrovato by Fred Uhlman

5.0

Ci sono lacrime che versi su una storia perché ogni altra parola risulterebbe offensiva e fuori luogo. E magari te lo aspetti anche, specie se la storia è un capolavoro come questo, che ti costringe a leggere anche quello che non è scritto.

“Studiavo il suo volto fiero, dai tratti finemente cesellati e sono certo che nessun innamorato guardò mai Elena di Troia con altrettanta intensità, né fu più conscio della sua inferiorità. Chi ero io per avere l'ardire di rivolgergli la parola?”

“Le mie ferite non si sono ancora rimarginate e, ogni volta che ripenso alla Germania, è come se venissero sfregate con il sale"


Poi ci sono lacrime (e questo non te lo aspetti, questo non dovresti aspettartelo) che non versi neanche, perché mentre leggi ti rendi conto che questa storia forse non é tanto Storia, perché sembra essere stata scritta ieri. E qui la parola ieri non vuole essere metaforica.

“Dall'esterno del nostro cerchio magico provenivano voci di sovvertimenti politici, ma l'occhio del tifone era lontano: a Berlino, dove, a quanto si diceva, si erano verificati scontri tra nazisti e comunisti.”

“Sui muri erano comparse delle svastiche, un ebreo era stato molestato, alcuni comunisti percossi, ma in generale la vita proseguiva come al solito.”

“Avevo sentito parlare di terremoti nei quali erano state inghiottite migliaia di persone, (..) di onde gigantesche che avevano spazzato via le isole. Avevo letto che un milione di persone erano annegate durante l'inondazione (..) Sapevo che (..) avevano perso la vita un milione di soldati. Ma non erano che astrazioni, numeri privi di significato, dati statistici, notizie. Non si può soffrire per un milione di morti.”


Ricorda qualcosa? Bo, magari il mio è solo un eccesso di immaginazione, io peró mi vergogno lo stesso.