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A review by polpofemo
Una stanza piena di gente by Daniel Keyes
3.0
Commento sintetico.
Il libro tratta il caso singolare di un uomo con 24 personalità, accusato di stupro e rapina.
La storia è molto particolare e delicata, sicuramente meritevole di essere raccontata, soprattutto per quel che riguarda lo stigma delle malattie mentali, il problema del maltrattamento dei bambini e le sue conseguenze più gravi, ma anche per lo spunto di riflessione nel rapporto fra giustizia e disturbi della personalità.
Tuttavia non ho apprezzato molto la parte centrale della biografia che è un racconto più ampio e un po' troppo romanzato di quanto viene spiegato nella prima parte. L'ho trovato lento, artificioso e, sapendo comunque in linea di massima come si sarebbero svolti i fatti, poco interessante e noioso. L'avvicendarsi delle personalità è descritto in maniera troppo semplicistica, sembra un racconto a tratti fantastico e non aiuta ad avere una comprensione di ciò che realmente è il disturbo da personalità multipla. Sembra più scritto per impressionare con una storia strana che per informare.
La prima e la terza parte, che sono più incentrate sul caso di Milligan e ciò a cui è andato incontro, sono molto più interessanti per capire l'importanza e la risonanza che ha avuto in campo medico e legale.
Il libro non è lo spaccato sulla mente umana che mi aspettavo e che viene pubblicizzato. Poco o nulla viene detto su cosa succeda o si pensa possa accadere nella mente deiie persone affette dal disturbo di Milligan e, al riguardo, la parte più interessante è la postfazione.
5.5-6/10
Il libro tratta il caso singolare di un uomo con 24 personalità, accusato di stupro e rapina.
La storia è molto particolare e delicata, sicuramente meritevole di essere raccontata, soprattutto per quel che riguarda lo stigma delle malattie mentali, il problema del maltrattamento dei bambini e le sue conseguenze più gravi, ma anche per lo spunto di riflessione nel rapporto fra giustizia e disturbi della personalità.
Tuttavia non ho apprezzato molto la parte centrale della biografia che è un racconto più ampio e un po' troppo romanzato di quanto viene spiegato nella prima parte. L'ho trovato lento, artificioso e, sapendo comunque in linea di massima come si sarebbero svolti i fatti, poco interessante e noioso. L'avvicendarsi delle personalità è descritto in maniera troppo semplicistica, sembra un racconto a tratti fantastico e non aiuta ad avere una comprensione di ciò che realmente è il disturbo da personalità multipla. Sembra più scritto per impressionare con una storia strana che per informare.
La prima e la terza parte, che sono più incentrate sul caso di Milligan e ciò a cui è andato incontro, sono molto più interessanti per capire l'importanza e la risonanza che ha avuto in campo medico e legale.
Il libro non è lo spaccato sulla mente umana che mi aspettavo e che viene pubblicizzato. Poco o nulla viene detto su cosa succeda o si pensa possa accadere nella mente deiie persone affette dal disturbo di Milligan e, al riguardo, la parte più interessante è la postfazione.
5.5-6/10