A review by giobbyvale
Forever. The Ivy series by Amy Engel

4.0

In termini generali, è un buon libro con un ottimo potenziale, che secondo me la scrittrice non è riuscita a esprimere completamente.
I due romanzi raccontano la storia di Ivy, una sedicenne sulle cui spalle grava un compito molto importante: deve commettere un omicidio.
La ragazza vive in una cittadina degli Stati Uniti molti anni nel futuro rispetto ai nostri giorni. Molti lo definirebbero "futuro distopico", ma a me questa definizione non va giù perchè quando Ivy descrive cosa sia successo alla Terra, non ho trovato così difficile immaginarmi tutte le disgrazie che sono accadute e che sembrano in parte doversi avverare nella realtà (guerre mondiali, bombe nucleari, ecc). Ma qui viene fuori la mia prima domanda: se sono state lanciate così tante bombe nucleari, com'è possibile che ci sia ancora vita? Forse sono io che ho ingigantito la quantità immaginata, ma si sa che le radiazioni si disperdono nell'aria e nell'acqua... Come è possibile che non si parli mai di malattie come il cancro?
In compenso, ho molto apprezzato conoscere i dubbi interiori di Ivy, il suo voler comprendere fino in fondo le persone e le situazioni, il non essere solo una pedina cieca e sorda che esegue gli ordini che le sono stati impartiti, lo scoprire che la vita non è fatta di opposti, di si e no, di bianco e di nero, ma che quasi sempre ci si trova nel mezzo, in una zona grigia e che ciò che fa davvero la differenza è quanto questa zona sia chiara o scura, soprattutto perché dipende dalle nostre azioni. In contrapposizione, ho trovato un po' limitate alcune delle risposte nei dialoghi di Ivy in alcune situazioni conoscendo i suoi pensieri e la loro profondità, come se poche e semplici parole potessero esprimere totalmente le riflessioni di un'intera pagina.
Ho trovato molto piacevole e scorrevole lo stile di scrittura dell'autrice, che non ha mai preteso di essere troppo sofisticato e senza mai cadere nel banale.
Per essere un po' più dettagliata devo però parlare dei singoli libri.
Devo ammettere che il primo libro è quello che mi è piaciuto di più tra i due. Si può osservare meglio il cambiamento interiore della protagonista, passando da essere totalmente devota alla causa del padre (i suoi dubbi non risiedono nella causa ma nel suo essere all'altezza) a comprendere che è molto meglio pensare con la propria testa e che se bisogna sacrificarsi, allora è meglio farlo per quelle persone che davvero ti valorizzano e ti amano per quello che sei.
Punto totalmente a favore, per me, è stato il finale: mi immaginavo in quale direzione Ivy si sarebbe diretta e a grandi linee cosa avrebbe scelto, ma il come la protagonista abbia agito è stata una completa sorpresa, soprattutto perchè generalmente non è quello che una persona decide di fare. Diciamo anche che l'amore ha velocizzato questa scelta, ma credo che Ivy l'avrebbe fatta anche senza questa spinta in quanto la sua umanità è molto più forte rispetto ad altri personaggi.
L'unica pecca di questo libro per me è stata la mancanza di momenti che io definisco "non chiave", ovvero quelle situazioni non essenziali per l'avanzamento della trama di fondo, in quanto trovo che rendano la lettura più piacevole e intrigante perché legano tra loro i momenti più importanti senza eccessivi salti temporali e mostrando l'evoluzione in modo completo della situazione, soprattutto per quelle storie che duranto più di un paio di settimane (in quel caso non possono che accadere "momenti chiave").
Per quanto riguarda il secondo libro, mi è piaciuto un po' meno: per la prima metà del libro, Ivy non fa che comportarsi in maniera irrazionale. Ok, ciò che le è successo è terribile, ma dopo tutto quello che ha imparato prima, mi ha infastidito parecchio che non sapesse verso chi rivolgere la propria rabbia e frustrazione. Capisco la paura di affezionarsi e tutto ciò che ne comporta, ma il resto è stato assolutamente insensato a parer mio. Fortunatamente, verso la metà del libro, la situazione si rimette abbastanza in pari e i momenti chiave e non chiave si equilibrano abbastanza arrivando a un finale leggermente annunciato (ma comunque non privo di colpi di scena) e che mi ha soddisfatta.
E che dire degli altri personaggi? Ho molto apprezzato che non tutti fossero stati definiti subito: mi piaciuto scoprire quanto perverse fossero alcune persone, quanto gentili in realtà lo fossero altre o quanto fossero confuse, ecc perchè, ai miei occhi, ha reso la storia più reale perchè ha sottolineato quanto l'animo umano sia complesso e imprevedibile, ma soprattuto quanto poco a volte conosciamo le persone, anche coloro che frequentiamo da anni.
Infine, il voto che ho dato è una media tra i voti dei due libri: personalmente il primo ha ottenuto 5 stelle, mentre il secondo 3.
Con questa recensione, non vorrei assolutamente che si perdesse interesse nel leggere il libro, ma ci tenevo a dare la mia opinione.
Buona lettura!

VG