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A review by the_moving_lips
Going to Meet the Man by James Baldwin
emotional
sad
medium-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? Yes
5.0
**Thank you Penguin Classics and NetGalley for having offered me a copy in exchange for a honest review**
(Recensione in italiano in fondo)
🇬🇧
I took my time to review this collection of short stories written by James Baldwin. This already happened with “No Name In The Street”, which left me many reflections and yet I was left speechless, but one thing I can say: Baldwin is a great author and I hope these new editions of his books make his words spread further among new generations of readers.
Nostalgia, joy, despair, grief, fear, rage, sadness, disgust, love. A vertigo of emotions and feelings hold together by a writing style that is nearly biblical, poetic and yet raw, realistic. Every story was a punch in the stomach and at the end of everyone I wept. Thanks to “Going To Meet The Man” I could travel in 50s Paris and discover its trendiest night clubs and in New York jazz clubs; in the awful Southern States of America. I got to know poets, musicians, farmers, women and men in love, actors and filmmakers, Saints. I felt rage, sadness, disgust and nostalgia. The dizziness of literature, the beauty of reading.
I empathised with the man in characters, but I also despised them. I got indignant and disgusted by the last story, so cruel. Yes, James Baldwin was a great author, and these short stories show it.
🇮🇹
Mi sono presa un po’ di tempo per recensire questa raccolta di racconti scritti da James Baldwin. Già “No Name In The Street” mi aveva lasciata con tantissime riflessioni eppure ero rimasta senza parole, così è accaduto con questo. Una cosa posso dire subito: Baldwin è un grandissimo autore e spero che grazie alle nuove edizioni dei suoi libri le sue parole vengano diffuse ancora di più fra le nuove generazioni di lettorə.
Nostalgia, gioia, disperazione, lutto, paura, rabbia, tristezza, disgusto, amore. Un vortice di emozioni e sentimenti umani conditi da una scrittura quasi biblica, poetica, eppure cruda e realistica. Ogni racconto era un pugno allo stomaco e a ogni conclusione un pianto pieno. Grazie a “Going to Meet the Man” ho potuto viaggiare nella Parigi degli anni ‘50 tra i locali notturni più trendy e nella New York dei jazz club; nei terribili Sud degli Stati Uniti. Ho conosciuto poeti, musicisti, contadini, uomini e donne innamorate, attori e registi, Santi. Ho provato paura, tristezza, disgusto e nostalgia. La vertigine letteraria, la bellezza del leggere.
Ho empatizzato con i protagonisti, ma anche disprezzo. Mi indignata e disgustata con l’ultimo racconto, orribile, crudele. James Baldwin sì che è un grande autore, anche i suoi racconti lo dimostrano.
(Recensione in italiano in fondo)
🇬🇧
I took my time to review this collection of short stories written by James Baldwin. This already happened with “No Name In The Street”, which left me many reflections and yet I was left speechless, but one thing I can say: Baldwin is a great author and I hope these new editions of his books make his words spread further among new generations of readers.
Nostalgia, joy, despair, grief, fear, rage, sadness, disgust, love. A vertigo of emotions and feelings hold together by a writing style that is nearly biblical, poetic and yet raw, realistic. Every story was a punch in the stomach and at the end of everyone I wept. Thanks to “Going To Meet The Man” I could travel in 50s Paris and discover its trendiest night clubs and in New York jazz clubs; in the awful Southern States of America. I got to know poets, musicians, farmers, women and men in love, actors and filmmakers, Saints. I felt rage, sadness, disgust and nostalgia. The dizziness of literature, the beauty of reading.
I empathised with the man in characters, but I also despised them. I got indignant and disgusted by the last story, so cruel. Yes, James Baldwin was a great author, and these short stories show it.
🇮🇹
Mi sono presa un po’ di tempo per recensire questa raccolta di racconti scritti da James Baldwin. Già “No Name In The Street” mi aveva lasciata con tantissime riflessioni eppure ero rimasta senza parole, così è accaduto con questo. Una cosa posso dire subito: Baldwin è un grandissimo autore e spero che grazie alle nuove edizioni dei suoi libri le sue parole vengano diffuse ancora di più fra le nuove generazioni di lettorə.
Nostalgia, gioia, disperazione, lutto, paura, rabbia, tristezza, disgusto, amore. Un vortice di emozioni e sentimenti umani conditi da una scrittura quasi biblica, poetica, eppure cruda e realistica. Ogni racconto era un pugno allo stomaco e a ogni conclusione un pianto pieno. Grazie a “Going to Meet the Man” ho potuto viaggiare nella Parigi degli anni ‘50 tra i locali notturni più trendy e nella New York dei jazz club; nei terribili Sud degli Stati Uniti. Ho conosciuto poeti, musicisti, contadini, uomini e donne innamorate, attori e registi, Santi. Ho provato paura, tristezza, disgusto e nostalgia. La vertigine letteraria, la bellezza del leggere.
Ho empatizzato con i protagonisti, ma anche disprezzo. Mi indignata e disgustata con l’ultimo racconto, orribile, crudele. James Baldwin sì che è un grande autore, anche i suoi racconti lo dimostrano.
Content Warnings
Graphic: Racism, Torture, and Murder
Moderate: Murder