A review by anakinswife19
Le origini del male by You-Jeong Jeong
5.0
La canzone ''The Mass'' comincia. Boom, boom, boom, boom, boom, boom, boom, boom.
Si legge questa frase in uno dei momenti centrali del libro. Certamente in quello che è uno dei passaggi più importanti della narrazione stessa. Yu-jin, con le sue cuffiette, esce di casa, ed il motivo lo comprende perfettamente.
Dopo il prologo la storia inizia senza giri di parole, l'immagine che ci si ritrova davanti ha dell'inquietante, e le domande che il lettore inizia a porsi non tardano ad arrivare. Yu-jin è coperto di sangue, e ne trova tracce ovunque, cerca di capire come sia possibile, e con quello che diviene un vero e proprio viaggio negli inferi e nella sua psiche, scopre cosa ha fatto, come sia successo e perché. Lo fa andando per vere e proprie tappe, come se ci fosse una sequenza logica minuziosamente decisa, e lui ci accompagna in questa selva oscura. Mentre ritorna sui suoi passi, oltre le tragiche scoperte che fa riguardo le sue azioni, scopre anche il vero sé stesso.
La narrazione è fatta in prima persona, quindi il punto di vista è quello del protagonista, che si rivela come un vero e proprio antieroe. All'inizio viene quasi indotto il lettore ad empatizzare con lui, ma subito dopo si comprende come questo non sia possibile, perché la verità arriva molto presto e il quadro diventa molto più chiaro.
Una caratteristica che va davvero a vantaggio di questo thriller è la fluidità di come gli avvenimenti vengono narrati. Tutto è fortemente schematico, ma non si percepisce lo stacco tra i diversi episodi, Yu-jin è come se accompagnasse il lettore tra quello che è il presente e quello che è il rievocare il passato secondo un punto di vista nuovamente trasformato, e visto da lui stesso con occhi diversi dato che ha compreso in qualche modo la sua ''vera natura''. Ci sono momenti dove si ha voglia di leggere le pagine ad una velocità estrema, perché la carica di suspence ed anche un po' di paura sono tali che si sente la sensazione del batticuore che spinge il lettore a fare ''presto'', capire cosa stia succedendo e dare risposte a quegli interrogativi.
Questo è un viaggio nella psiche umana, e non è così semplice comprenderne le diverse sfumature.
Si legge questa frase in uno dei momenti centrali del libro. Certamente in quello che è uno dei passaggi più importanti della narrazione stessa. Yu-jin, con le sue cuffiette, esce di casa, ed il motivo lo comprende perfettamente.
Dopo il prologo la storia inizia senza giri di parole, l'immagine che ci si ritrova davanti ha dell'inquietante, e le domande che il lettore inizia a porsi non tardano ad arrivare. Yu-jin è coperto di sangue, e ne trova tracce ovunque, cerca di capire come sia possibile, e con quello che diviene un vero e proprio viaggio negli inferi e nella sua psiche, scopre cosa ha fatto, come sia successo e perché. Lo fa andando per vere e proprie tappe, come se ci fosse una sequenza logica minuziosamente decisa, e lui ci accompagna in questa selva oscura. Mentre ritorna sui suoi passi, oltre le tragiche scoperte che fa riguardo le sue azioni, scopre anche il vero sé stesso.
La narrazione è fatta in prima persona, quindi il punto di vista è quello del protagonista, che si rivela come un vero e proprio antieroe. All'inizio viene quasi indotto il lettore ad empatizzare con lui, ma subito dopo si comprende come questo non sia possibile, perché la verità arriva molto presto e il quadro diventa molto più chiaro.
Una caratteristica che va davvero a vantaggio di questo thriller è la fluidità di come gli avvenimenti vengono narrati. Tutto è fortemente schematico, ma non si percepisce lo stacco tra i diversi episodi, Yu-jin è come se accompagnasse il lettore tra quello che è il presente e quello che è il rievocare il passato secondo un punto di vista nuovamente trasformato, e visto da lui stesso con occhi diversi dato che ha compreso in qualche modo la sua ''vera natura''. Ci sono momenti dove si ha voglia di leggere le pagine ad una velocità estrema, perché la carica di suspence ed anche un po' di paura sono tali che si sente la sensazione del batticuore che spinge il lettore a fare ''presto'', capire cosa stia succedendo e dare risposte a quegli interrogativi.
Questo è un viaggio nella psiche umana, e non è così semplice comprenderne le diverse sfumature.