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A review by momo97_
Hard Pass by Sara Ney
challenging
sad
tense
medium-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? It's complicated
3.0
Bittersweet.
Attenzione: se si vuole leggere questo libro in lingua consiglio di avere un vocabolario abbastanza ampio, di sicuro da non leggere se siete alle prime armi. Detto ciò passo all’impressione che mi ha dato.
La figura di Noah mi aveva intrigata già dalla trama perché non è il classico atleta spaccone o che cavalca l’onda della fama. L'idea di base che viene presentata, quindi, è quella di un'atleta modesto che vuole stare lontano dai riflettori e che deve combattere con la sua insicurezza. Purtroppo l'idea non mi ha proprio convinta perché non c'è stato abbastanza sviluppo sul suo personaggio. Mi è sembrato che il problema non sia stato risolto, ma si è solo aggiunto un altro pezzo al puzzle.
D’altro canto Miranda mi è piaciuta tantissimo e ho veramente apprezzato che lei capisse lo stato d’animo di Noah e il suo comportamento ed è proprio per questo, per il fatto che lei ha fatto un passo in avanti quando dovrebbe essere stato Noah a farne due per lei che mi aspettavo un finale più completo per i due protagonisti.
In generale la lettura scorre e non ci sono drammi complessi che ostacolino i due personaggi.
Ultimo ma non meno importante: ma quanto ho adorato la figura di Buzz. Non tanto per il suo aspetto (diciamo così) quanto per il suo carattere. Lui si è che la personificazione del “collante” che le storie (in particolare nei romance) necessitano di avere.
ps. questa figura l’ho anche trovata in “Non sei il mio Romeo”, per rendere l’idea se qualcuno ha letto questo libro.
Attenzione: se si vuole leggere questo libro in lingua consiglio di avere un vocabolario abbastanza ampio, di sicuro da non leggere se siete alle prime armi. Detto ciò passo all’impressione che mi ha dato.
La figura di Noah mi aveva intrigata già dalla trama perché non è il classico atleta spaccone o che cavalca l’onda della fama. L'idea di base che viene presentata, quindi, è quella di un'atleta modesto che vuole stare lontano dai riflettori e che deve combattere con la sua insicurezza. Purtroppo l'idea non mi ha proprio convinta perché non c'è stato abbastanza sviluppo sul suo personaggio. Mi è sembrato che il problema non sia stato risolto, ma si è solo aggiunto un altro pezzo al puzzle.
D’altro canto Miranda mi è piaciuta tantissimo e ho veramente apprezzato che lei capisse lo stato d’animo di Noah e il suo comportamento ed è proprio per questo, per il fatto che lei ha fatto un passo in avanti quando dovrebbe essere stato Noah a farne due per lei che mi aspettavo un finale più completo per i due protagonisti.
In generale la lettura scorre e non ci sono drammi complessi che ostacolino i due personaggi.
Ultimo ma non meno importante: ma quanto ho adorato la figura di Buzz. Non tanto per il suo aspetto (diciamo così) quanto per il suo carattere. Lui si è che la personificazione del “collante” che le storie (in particolare nei romance) necessitano di avere.
ps. questa figura l’ho anche trovata in “Non sei il mio Romeo”, per rendere l’idea se qualcuno ha letto questo libro.