A review by aniastef86
Cose che si portano in viaggio by Aroa Moreno Durán

3.0

Un muro. Una fuga d’amore. Una famiglia spezzata. Quanto la guerra può annientare l’essere umano? Quanti frammenti del proprio sé sopravvivono al suo passaggio? Nel suo romanzo d’esordio, Aroa Moreno Durán racconta le conseguenze della guerra, il dolore dei ricordi che, dopo tanti anni, continuano a fare troppo rumore; racconta di una terra strappata da sotto i piedi, di identità sepolte e dimenticate, di una scelta affrettata che cambierà la vita di un’intera famiglia, di una verità che peserà sul cuore per tutta la vita.

“Cose che si portano in viaggio” è un romanzo che si legge in poco tempo e la tematica affrontata è ingombrante e purtroppo molto attuale visti i muri ancora esistenti che dividono interi popoli e intere nazioni. Inizia in punta di piedi (forse anche troppo), complici i personaggi, fantasmi di se stessi, che mi hanno impedito di creare un legame empatico e lo stile dell’autrice a tratti poco fluido; però, per fortuna, riesce a spiccare il volo, riuscendo a regalare al lettore un finale interessante. Poteva essere qualcosa di più? Senza dubbio, ma è un libro che pone dei quesiti importanti, perciò non mi pento di avergli dedicato del tempo.