A review by ilariam
Flavia de Luce e il delitto nel campo dei cetrioli by Alan Bradley

4.0

Flavia de Luce è sicuramente una bambina fuori dal comune, ma in effetti tutta la famiglia de Luce lo è.
Il padre, Havilland Laurence de Luce, è un appassionato di filatelia; la sorella maggiore, Ophelia (17 anni), è sempre con uno specchio in mano, così come la seconda, Daphne (13 anni), ha costantemente un libro da leggere (autore preferito? Dickens). Flavia, beh, Flavia (11 anni), vive per la chimica: nella sua villa ha un vero e proprio laboratorio, anche molto ben attrezzato, eredità dell'eccentrico Tar de Luce, ed è qui che si rifugia per sfuggire alle angherie delle due sorelle più grandi (a cui, comunque, sa sempre come farla pagare). Completano il quadretto familiare Dogger (il factotum, ex compagno d'armi del padrone di casa), e la cuoca, la signora Mullet (meglio non assaggiare le sue crostate alla crema). All'appello manca solo la madre di Flavia, Harriet de Luce, un'avventuriera dispersa (e pertanto probabilmente morta) in Tibet da ormai 10 anni.
La vita a Buckshaw scorre seguendo binari prestabiliti, ed è nel complesso abbastanza routinaria, almeno fino a quando il cadavere di uno sconosciuto non viene ritrovato nel campo di cetrioli. E chi è a fare la scoperta e a mettersi in testa di scoprire il colpevole?

Primo romanzo della fortunata serie di Flavia de Luce, ho trovato Flavia de Luce e il delitto nel campo dei cetrioli semplicemente delizioso: ci sono tutti gli elementi del giallo classico all'inglese (pur trattandosi dell'opera di un canadese scritta poco più di 10 anni fa), dall'antica magione alla piccola comunità rurale, nonché l'ambientazione anni '50, il tutto arricchito da personaggi stravaganti e accattivanti.
Certo, Flavia ne sa un po' troppe per essere un'undicenne, ma si può anche chiudere un occhio, data la piacevolezza della lettura.

Come spesso accade in questo genere di romanzo, la soluzione del delitto deve essere ricercata in eventi del passato, e Flavia ha la sufficiente intraprendenza e sfacciataggine per ricomporre pezzo dopo pezzo l'intrigato puzzle che rischia di far condannare suo padre per un omicidio che non ha commesso.

Intuire chi sia l'assassino non è affatto difficile, ma non importa: d'accordo che Flavietta è davvero sveglia, ma aspettarsi che risolva chissà quale complicato enigma è forse eccessivo.

Una lettura da godersi senza pensarci troppo.