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A review by aphs
Cari mostri by Stefano Benni
5.0
Stefano Benni non ci racconta della paura che conosciamo, dei mostri a cui siamo abituati. Ci racconta dei mostri che vivono in noi, della mostruosità che c’è in ognuno di noi.
Mi sarebbe piaciuto recensire racconto per racconto, ma mi rendo conto che venticinque racconti sono tanti e non è un’impresa facilissima – anche perché alcuni dovrei rileggerli, dato che è passato del tempo da quando ho letto i primi. Dunque mi limiterò a recensire l’intero libro, che ho trovato, al solito, impeccabile, perfetto nella sua mostruosità.
Sono sempre stata affascinata dal lato più oscuro dell’essere umano, dalla sua bestialità, quindi quando mi sono imbattuta in questo libro una soleggiata mattina di giugno alla Feltrinelli, ho capito che dovevo leggerlo.
Ironico e grottesco si fondono per fare spazio a dei racconti che non a volte non faranno dormire, o a volte faranno addirittura sorridere per la loro complice ironia. Racconti che descrivono lati dell’essere umano che generalmente temiamo, ma che – infondo – sappiamo un po’ tutti di avere.
Certo non sono mancati racconti in cui il sovrannaturale faceva più da cornice, e di ‘mostruoso’ non vi fosse nulla, ma alcuni di questi invece li ho definiti agghiaccianti. Si tratta sempre di situazioni improbabili, di cose assurde, ma in questi racconti necessarie per spiegare l’inspiegabile.
Continua qui!
Mi sarebbe piaciuto recensire racconto per racconto, ma mi rendo conto che venticinque racconti sono tanti e non è un’impresa facilissima – anche perché alcuni dovrei rileggerli, dato che è passato del tempo da quando ho letto i primi. Dunque mi limiterò a recensire l’intero libro, che ho trovato, al solito, impeccabile, perfetto nella sua mostruosità.
Sono sempre stata affascinata dal lato più oscuro dell’essere umano, dalla sua bestialità, quindi quando mi sono imbattuta in questo libro una soleggiata mattina di giugno alla Feltrinelli, ho capito che dovevo leggerlo.
Ironico e grottesco si fondono per fare spazio a dei racconti che non a volte non faranno dormire, o a volte faranno addirittura sorridere per la loro complice ironia. Racconti che descrivono lati dell’essere umano che generalmente temiamo, ma che – infondo – sappiamo un po’ tutti di avere.
Certo non sono mancati racconti in cui il sovrannaturale faceva più da cornice, e di ‘mostruoso’ non vi fosse nulla, ma alcuni di questi invece li ho definiti agghiaccianti. Si tratta sempre di situazioni improbabili, di cose assurde, ma in questi racconti necessarie per spiegare l’inspiegabile.
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