A review by ilariam
La regina Lucia by E.F. Benson, Riccardo Reim

Lucia non si era risolta a questa dichiarazione di guerra senza provare ansia e preoccupazione. Ma era ovvio che il nemico stava guadagnando forza quotidianamente, perciò prima avesse aperto le ostilità meglio sarebbe stato (...).


Queen Lucia è il primo romanzo della serie umoristica di Mapp e Lucia, scritta tra gli anni '20 e '30 del secolo scorso da Edward Frederic Benson.

Riseholme è un ridente villaggio della provincia inglese e Emmeline Lucas (per tutti Lucia, "all'italiana") ne è l'unica e incontrastata regina.
Ha assunto il ruolo di custode dell'arte e della cultura, e non c'è evento che venga organizzato senza la sua attenta direzione. Non ha altra missione nella vita se non raffinare ed educare.
C'è chi da tempo cerca di soffiarle il posto, come Daisy Quantock, ma Lucia è sempre riuscita a tenere il potere saldamente nelle proprie mani, almeno fino all'arrivo del celebre soprano Olga Bracely...

Benson descrive minuziosamente le giornate fatte di nulla di un gruppo di benestanti all'inizio del secolo scorso; messe da parte le preoccupazioni dei comuni mortali, non resta che dedicarsi all'arte (e al pettegolezzo).
Ecco così la frenetica corsa ad accaparrarsi la novità del momento (che sia un Guru indiano con il suo Yoga o una sedicente principessa russa con le sue sedute spiritiche); ovviamente, non mancano i colpi bassi, e si vince grazie a più o meno eleganti sotterfugi.
La situazione cambia quando alla cultura di facciata di Lucia (con il suo italiano - spesso scorretto - buttato qua e là in qualunque discorso e le sue pretese di essere un'autorità indiscussa in campo musicale) si contrappone Olga Bracely, con il suo talento, la sua spontaneità e il suo buon cuore.
Intorno alle due donne ruota il resto del villaggio, immortalato nei suoi piccoli vezzi, nell'attenzione all'apparenza, e nei modi ricercati, che finiscono talvolta per sfociare nel ridicolo.

Se Wodehouse ci regala delle situazioni tanto esilaranti quanto improbabili, con Benson abbiamo invece un'ironia più pungente perché i ritratti delle varie Lucia o delle Daisy Quantock sono estremamente verosimili, anche oltre i confini di quella perfetta incarnazione dello snobismo che è Riseholme.
Certo, non manca un umorismo più sfacciato, come nei tanti siparietti che coinvolgono il "povero" Georgie, cavalier servente con problemi di riporto, il gusto del pettegolezzo da vero riseholmenita, e hobby come spolverare suppellettili e il ricamo.

Divertente, irriverente, ma anche estremamente attuale.