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A review by luuleggelibri
The Long Way to a Small, Angry Planet by Becky Chambers
adventurous
emotional
lighthearted
relaxing
medium-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? Yes
3.0
Avevo aspettative alte, per qualche ragione...
Parla dell'equipaggio di un'astronave che si occupa di creare dei tunnel nello spazio che collegano diversi punti della galassia.
Un libro di fantascienza, che non ha molto di fantascienza a parte l'ambientazione.
La trama è promettente.
Devono compiere un lungo viaggio per portare a termine un grosso, remunerativo e rischioso incarico.
Nel complesso mi è piaciuto molto il rapporto tra i personaggi, sembrano una famiglia anche se disfunzionale. C'è un certo affetto fra di loro, si vede che sono legati al capitano più che per una questione di gratitudine, ma per la fiducia che lui da' a tutti loro, nelle persone che sono e nel loro lavoro.
Lo stile di scrittura è molto avvincente e scorrevole. Ci ho messo un po' a leggerlo per motivi di tempo, ma una volta che che metti gli occhi sul libro è difficile staccarsi, vanno via le mezz'ore come se non fossero niente.
I personaggi sono descritti bene nel loro carattere, le loro emozioni e i loro pensieri.
Mi è piaciuta la found family, ossia il rapporto tra di loro. Si vede che tutti i membri dell'equipaggio, anche quelli più scorbutici conoscono il valore di essere lì, si supportano a vicenda e si vogliono bene.
Sono completamente assenti romance e sp1cy, che è un'altra cosa che ho apprezzato.
Credo sia andato tutto storto da quando ho posto le mie aspettative: speravo di leggere di un'atmosfera simile ai classici film di Star Trek, o forse ai Guardiani della Galassia, perché così pareva dalla trama.
I personaggi hanno tutti una loro funzione all'interno dell'equipaggio, funzione che occupano nel corso del libro e che soddisfano tutti, tranne il capitano: egli è l'unico che sembra proprio una persona presa a caso tra la folla e messa lì a fare il "capitano" di un'astronave.
È stato abbastanza deludente.
Non so se andrò avanti con il sequel, aveva delle ottime premesse che però non sono state amalgamate bene, manca ancora qualcosa, non mi sento soddisfatta.
Mi aspettavo inoltre qualcosa di più avventuroso, personaggi principali che non sembrano invece secondari.
Mi ha lasciato molto a bocca asciutta, speravo di leggere qualcosa di diverso.
Ho dato 3⭐.
Parla dell'equipaggio di un'astronave che si occupa di creare dei tunnel nello spazio che collegano diversi punti della galassia.
Un libro di fantascienza, che non ha molto di fantascienza a parte l'ambientazione.
La trama è promettente.
Devono compiere un lungo viaggio per portare a termine un grosso, remunerativo e rischioso incarico.
Nel complesso mi è piaciuto molto il rapporto tra i personaggi, sembrano una famiglia anche se disfunzionale. C'è un certo affetto fra di loro, si vede che sono legati al capitano più che per una questione di gratitudine, ma per la fiducia che lui da' a tutti loro, nelle persone che sono e nel loro lavoro.
Lo stile di scrittura è molto avvincente e scorrevole. Ci ho messo un po' a leggerlo per motivi di tempo, ma una volta che che metti gli occhi sul libro è difficile staccarsi, vanno via le mezz'ore come se non fossero niente.
I personaggi sono descritti bene nel loro carattere, le loro emozioni e i loro pensieri.
Mi è piaciuta la found family, ossia il rapporto tra di loro. Si vede che tutti i membri dell'equipaggio, anche quelli più scorbutici conoscono il valore di essere lì, si supportano a vicenda e si vogliono bene.
Sono completamente assenti romance e sp1cy, che è un'altra cosa che ho apprezzato.
Credo sia andato tutto storto da quando ho posto le mie aspettative: speravo di leggere di un'atmosfera simile ai classici film di Star Trek, o forse ai Guardiani della Galassia, perché così pareva dalla trama.
I personaggi hanno tutti una loro funzione all'interno dell'equipaggio, funzione che occupano nel corso del libro e che soddisfano tutti, tranne il capitano: egli è l'unico che sembra proprio una persona presa a caso tra la folla e messa lì a fare il "capitano" di un'astronave.
È stato abbastanza deludente.
Non so se andrò avanti con il sequel, aveva delle ottime premesse che però non sono state amalgamate bene, manca ancora qualcosa, non mi sento soddisfatta.
Mi aspettavo inoltre qualcosa di più avventuroso, personaggi principali che non sembrano invece secondari.
Mi ha lasciato molto a bocca asciutta, speravo di leggere qualcosa di diverso.
Ho dato 3⭐.