A review by nyeran
The World and All That It Holds by Aleksandar Hemon

1.0

"Io sono estanca Alfonso, giuro."

Stanca di leggere libri confusionari e cervellotici che non portano a nulla se non a farti pesare anche solo il pensiero di aprirli. Basta, mica mi pagano. Questo libro non ti fa mai fare un respiro, è un prolasso di parole e frasi che vogliono raccontarti qualcosa ma in modo troppo confusionario. I pensieri, i dialoghi, le descrizioni non sono separati dalla prosa, non scandiscono la lettura e non aggiungono niente alla storia perchè non la capisci, non riesci a seguirla, ti dimentichi tutto perchè è mischiata tra le milioni di frasi confusionarie e scollegate che non ti fanno apprezzare niente.

♠ Nel secondo capitolo vediamo l'interesse amoroso per la prima volta e già il protagonista è innamorato di lui e viceversa, non c'è sviluppo della relazione, non capiamo perchè questo amore lo accompagnerà per tutto il libro perchè non lo vediamo nascere e crescere, e mi va bene il gioco che nel libro la storia non è in prima persona ma raccontata a 'qualcun'altro' però un minimo, un minimo. Invece sei sempre tenuto a distanza perchè anche volendo, la prosa non ti fa avvicinare emotivamente ai personaggi. Se almeno questa mancanza fosse stata sopperita da un buon contesto storico sarei forse riuscita a godermelo di più, ma no perchè l'autore glissa su eventi importanti per focalizzarsi su informazioni inutili. Esempio: Il primo capitolo che dovrebbe raccontare l'assassinio del Duca Ferdinando, per il 95% è incentrato su un tizio che entra in una farmacia a comprare una medicina e il protagonista che se lo bacia e sogna di limonarselo, l'assassinio succede nelle ultime due pagine e il successivo si apre, appunto, gia in piena guerra con lui gia innamorato. Ok.

Per aggiungere confusione alla confusione, il libro contiene frasi e citazioni in altre lingue che non vengono ne tradotte, ne spiegate.