A review by giovanni84
La Saga di Elric di Melniboné Vol. 1 by Michael Moorcock

4.0

RILETTURA DI APRILE 2018:
Il volume contiene due romanzi: Elric di Melniboné e Sui mari del fato

Elric di Melniboné

Dopo aver riletto di questo romanzo, mi sento di confermare il mio giudizio positivo di quando l’ho letto la prima volta (tanti anni fa); anzi, riletta dopo aver concluso la saga, è ancora più interessante.
Un’avventura fantasy appassionante e ricca d’inventiva, e la scrittura di Moorcock è evocativa; ma il fascino del romanzo è nel protagonista stesso: inquieto, tormentato e contradditorio, è a mio parere una delle figure migliori di sempre, almeno per quanto riguarda la narrativa d’intrattenimento. Soprattutto se letto con il “senno di poi”, sapendo cioè che cosa gli aspetta (ma viene comunque anticipato già in questo stesso romanzo, Moorcock aveva evidentemente le idee chiare sulla direzione da dare alla saga), è difficile non restarne “invischiati”. Ogni suo gesto ed ogni sua frase, viene “pesata” anche tenendo conto del suo futuro, ed è evidente non solo il suo lato tragico, ma anche la contraddizione insita in lui, imperatore di Melniboné ma anche, consciamente o meno, odiatore di Melniboné; acculturato e sensibile, ma con l’istinto distruttivo; diffidente e ribelle nei confronti di dei e destino, ed allo stesso tempo si lega proprio agli dei ed al destino. E, consapevolmente o meno, un “innovatore”: è questa la sua vera natura, la ricerca del “nuovo”…
La rilettura con il senno di poi, mi ha fatto apprezzare un particolare non da poco. In tutta la saga, uno dei punti cardini è il destino del protagonista, e la manipolazione dei dei nei suoi confronti. Elric è un predestinato; MA in questo romanzo fa scelte sue, ed in particolare quella che compie alla fine, è una scelta clamorosa, che avrà conseguenze enormi, ma che è stata presa in piena autonomia.
Insomma, il destino se lo costruisce lui… allo stesso tempo, è già insito in lui. Mi ha ricordato un po’ Achab.

Sui mari del fato

Tre avventure affrontate da Elric nel suo viaggio, successivo agli eventi del primo romanzo. Le prime due avventure sono sì ricche d’inventive, ma nel complesso nulla di che; ben più interessante e drammatica la terza, tra l’altro anche qui con una scelta completamente autonoma (ed anzi, contraria al volere del suo dio di riferimento!) da parte del protagonista, anche se inizia ad essere succube della malvagia e potente Tempestosa (che lui, nel precedente romanzo, si illudeva di poter dominare).