A review by nodosenoatriale
Corri bambina corri by Verdiana Emme

emotional funny hopeful inspiring reflective medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? N/A
  • Loveable characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

4.75

Ho finalmente finito questo romanzo, e non potevo fare scelta migliore che leggerlo in questo periodo. è vero, l'ho comprato appena uscito, ho iniziato a leggerlo, lentamente, prima perché avevo paura, poi perché la vita si è messa in mezzo tra me e le cose che amo, infine perché non volevo più finirlo.
questo libro è un pugno nello stomaco, una brezza fra i capelli, un pizzicotto sui fianchi, un bacio a labbra socchiuse, lacrime che si incastrano tra le ciglia.
Conosco già e perfettamente la penna di Verdiana, sono anni che leggo i suoi racconti, sono anni che mi innamoro dei suoi personaggi, delle storie che racconta, del suo modo di emozionarti su carta - la storia di Allegra e di Dora non poteva essere da meno.
Il modo in cui Allegra è costruita, in cui soprattutto il personaggio di Dorotea Nappi è costruito, dimostrano che la strada è quella giusta: Verdina è una scrittrice, e spero che possa continuare sempre a scrivere in questo modo pulito, complesso, emozionante, originale.
Dopo aver concluso il romanzo - e dopo aver pianto innumerevoli volte aui capitoli finali - ho riaperto per caso qualche pagina, riletto qualche frase sottolineata, perché ho avuto la sensazione aliena, chiudendo l'ultima pagina, di stare abbandonando della amiche, delle donne, che avrei voluto avere accanto nella mia vita, come amiche, come insegnanti, come esempi.
Forse per deformazione professionale, forse per attitudine, ho amato la storia di Dora, mi sono rivista in lei, nel suo carattere, in alcune sfumature della sua apparente rudezza, nella sua vocazione di insegnante. Poche volte in vita mia ho pensato, davanti ad un'insegnante -reale o di carta-: "Voglio essere come lei con le mie studentesse, con i miei studenti".
E ho apprezzato il personaggio di Elena, la complessa tematica della maternità, costrutto sociale o istinto naturale; forse avrei voluto che venisse approfondita amcora di più in ultima battuta, soprattutto dal punto di vista di questa donna e madre, spigolosa, irritante ma anche lei vittima di un sistema forse più grande di tutte noi, che ancora oggi fatichiamo a scardinare.
Mi ha commosso, però, la speranza sottile, sempiterna, fragile ma naturale della solidarietà femminile che si respira in quasi tutto il romanzo, nelle pagine del funerale soprattutto. 
è bello come anche i personaggi maschili siano stati costruiti umani, non belli e impossibili, non calati nella mascolinità tossica dei soliti romanzi rosa che tanto danno fanno allimmaginario comunque dell"uomo che non deve chiedere mai". Mi è piaciuto Roberto, ho amato Dario, come solo dei personaggi scritti da un occhio femminile possono essere amati. In particolare, la pioggia salvifica per l'olio Il principe è stato il fenomeno atmosferico che più mi ha fatto piangere (di commozione) da molto tempo a questa parte.
Infine Allegra, un personaggio pungente, a tratti irritante ma così comprensibile, cosi umano, così vivo, che le si scusano anche le battute sarcastiche e gli sbalzi d'umore. Penso che chiunque donna, chiunque ragazza si sia sentita come lei, non brava abbastanza, non bella abbastanza, non abbastanza e basta almeno una volta nella vita, e perciò non puoi fare a meno di tifare per lei e per la realizzazione del suo sogno.
E a proposito di sogni, leggendo queste pagine penso che sia ormai chiaro che la via predestinata di Verdiana Emme sia la scrittura, la sua onesta, dissacrante, commovente, umana, viva scrittura - e Corri, bambina corri può solo aver confermato questa idea.