A review by claundici
Comunque vada non importa by Eleonora C. Caruso

5.0

A conti fatti io per voi, e voi per me, non siamo più reali di Georgie, Lupin, Syrio il Dragone o la razza namecciana.

A quel punto c'è solo da far scrosciare gli applausi a scena aperta, le dichiarazioni di amore eterno e i lacrimoni. Ed è giusto pagina 55, un quarto esatto della lunghezza totale del romanzo.

E insomma.

Stabiliamo, innanzitutto, che sono una frana con le recensioni positive che non siano costituite di solo keysmashing e qualche ululato semicoerente di condimento. Detto ciò, che bel(lissimo) romanzo che ho appena finito di leggere.

Magnifico. Tenuto brillantemente in vita innanzitutto dalla voce della protagonista — è forse uno dei pov intradiegetici migliori e più godibili che abbia mai letto, — ma anche dal resto dei personaggi, no, vaffanculo, delle persone che compaiono. Per essere sintentici, è un libro scritto da dio, e pochi cazzi. Il genere di romanzo per cui, mentre lo leggi, — e mentre continui a leggerlo come un treno in corsa perché non esiste possibilità di metterlo giù per un periodo di tempo più lungo di quindici minuti filati, mano sul fuoco, — non puoi fare a meno di sentire una gratitudine infinita nei confronti di quel primo stronzo che si mise a buttare insieme segni a cazzo per significare parole.

Volevo dire qualcosa di estremamente figo per far colpo su Alessandro (ciao, chiamami se ti serve qualcuno per farti le pulizie nella nuova casa inglese, lavoro pure gratis se tanto basta a ronzarti attorno, non pretendo neanche di dover per forza imbattermi per sbaglio in te e Andrea che fate roba, ma se capita, voglio dire, non mi lamenterei, e se poi volete invitare Alberto per il mio bene, tante grazie, sei il padrone migliore del mondo, ma sto divagando), ma il fatto è che è una cosa molto semplice, ed è inutile ricamarci attorno: Comunque vada non importa è un bellissimo romanzo, una splendida storia, una gioia infinita pure mentre ti sta prendendo l'anima a sberle.

In un secolo meno ignorante, qualcuno avrebbe probabilmente parlato di romanzo/voce di una generazione; io dico che vince l'Internet tre o quattro volte, e spero che basti.